Centenario della nascita di Leonardo Sciascia: Racalmuto gli dedica un monumento
Il nipote Vito Catalano ricorda il nonno e racconta delle sue doti culinarie: era ghiotto di asparagi selvatici
“Era un uomo molto gentile, premuroso e che amava la vita. Amava parlare con la famiglia, raccontava storie si dilettava in cucina e gli piaceva che familiari e ospiti mangiassero i suoi piatti che erano molto gustosi. Mi piacevano moltissimo gli asparagi selvatici nella pasta e con le uova. Asparagi che sono citati anche nel libro dedicato a Racalmuto “Occhio di capra”.
Così Vito Catalano, da AgrigentoNotizie, ricorda il nonno Leonardo Sciascia nel giorno del centesimo anniversario della nascita del grande scrittore racalmutese. Un legame indissolubile quello che lega Leonardo Sciascia alla sua terra. Lo si vede nei vicoli, ma anche nei volti e nelle stesse pietre che trasudano di storia e che sono riferimento per molte delle opere che Sciascia compose nella tranquillità della casa di campagna di contrada Noce.
Per celebrare il centenario della nascita del suo figlio più illustre, la città di Racalmuto dedica un monumento marmoreo allo scrittore. Un mausoleo che è stato disegnato dall’ingegnere Francesco Puma e realizzato dall’artigiano racalmutese Natale Conti. Nel monumento figurano i libri più rappresentativi della produzione letteraria di Sciascia.
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Musumeci:
«Leonardo Sciascia è stato uno dei più grandi intellettuali del Novecento e noi siciliani dobbiamo saperne custodire il pensiero critico, lo spirito libertario e la lucidità di intellettuale indipendente è scomodo". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nel giorno del centenario della nascita di Leonardo Sciascia.
Musumeci aggiunge: "Dobbiamo cogliere quel pungolo ad abbandonare la rassegnazione, della quale ci accusava lo scrittore di Racalmuto, e credere che, invece, con le idee e il lavoro si possano cambiare le cose. Raccogliere l ’eredità di Sciascia significa dimostrare che questa Sicilia non è più irredimibile".