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Centenario della nascita di Leonardo Sciascia: Racalmuto gli dedica un monumento

Il nipote Vito Catalano ricorda il nonno e racconta delle sue doti culinarie: era ghiotto di asparagi selvatici

“Era un uomo molto gentile,  premuroso e che amava la vita. Amava parlare con la famiglia, raccontava storie si dilettava in cucina e gli piaceva che familiari e ospiti mangiassero i suoi piatti che erano molto gustosi.  Mi piacevano moltissimo gli asparagi selvatici nella pasta e con le uova. Asparagi che sono citati anche nel  libro dedicato a Racalmuto “Occhio di capra”.

Così Vito Catalano, da AgrigentoNotizie, ricorda il nonno Leonardo Sciascia nel giorno del centesimo anniversario della nascita del grande scrittore racalmutese.  Un legame indissolubile quello che lega Leonardo Sciascia alla sua terra. Lo si vede nei vicoli, ma anche nei volti  e nelle stesse pietre che trasudano di storia e che sono riferimento per molte delle opere che Sciascia compose nella tranquillità della casa di campagna di contrada Noce.

Racalmuto celebra il centenario di Sciascia

Per celebrare il centenario della nascita del suo figlio più illustre, la città di Racalmuto dedica un monumento marmoreo allo scrittore. Un mausoleo che è stato disegnato dall’ingegnere Francesco Puma e realizzato dall’artigiano racalmutese Natale Conti.  Nel monumento figurano i libri più rappresentativi della produzione letteraria di Sciascia. 

Da questa mattina, intanto, sul sito www.stradadegliscrittori.it, sul canale Facebook https://www.facebook.com/stradadegliscrittori e il canale Youtube www.youtube.com/c/LaStradadegliScrittori, registi, politici, artisti, scrittori e giornalisti stanno “celebrando” a proprio modo la figura di uno degli intellettuali più influenti e “scomodi” del Paese. “Cento voci per 100 anni”, il nome dell’iniziativa che proseguirà fino a domenica. “Sono nato e cresciuto in un piccolo paese, di alta collina, in mezzo alla Sicilia – racconta Provenzano - In casa mia c’erano pochi, pochissimi libri. E tra questi, alcuni di Leonardo Sciascia. Ho cominciato a leggerli che ero già ragazzo. Ad accorgermi che nulla sapevo di me e del mondo - anche del piccolo mondo intorno, del paese - se non l’apprendevo lì, in quella letteratura. In quello specchio. Nero su nero.  A cent’anni dalla nascita – continua - vale anche per me quel suo ammonimento, che dovrebbe scoraggiare parole fuori luogo. ‘La morte è terribile non per il non esserci più ma, al contrario, per l’esserci ancora e in balìa dei mutevoli ricordi, dei mutevoli sentimenti, dei mutevoli pensieri di coloro che restano’”.

Musumeci:

«Leonardo Sciascia è stato uno dei più grandi intellettuali del Novecento e noi siciliani dobbiamo saperne custodire il pensiero critico, lo spirito libertario e la lucidità di intellettuale indipendente è scomodo". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nel giorno del centenario della nascita di Leonardo Sciascia.

Musumeci aggiunge: "Dobbiamo cogliere quel pungolo ad abbandonare la rassegnazione, della quale ci accusava lo scrittore di Racalmuto, e credere che, invece, con le idee e il lavoro si possano cambiare le cose. Raccogliere l ’eredità di Sciascia significa dimostrare che questa Sicilia non è più irredimibile". 

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