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Venerdì, 29 Marzo 2024

Sea Watch3, gli attivisti stanno con Carola: "Salvare vite in mare non è reato"

Un cartello di associazioni e liberi cittadini manifestano vincinanza al comandante Rackete

“Salvare vite in mare non è reato” è la frase che i responsabili di cartello di associazioni, laiche e cattoliche, insieme ad un gruppo  di  liberi cittadini,  hanno affisso sulla ringhiera del Palazzo di Giustizia di Agrigento per manifestare solidarietà e vicinanza al comandante di “Sea Watch 3” Carola Rackete sotto interrogatorio dalle 10:00 del mattino.  “Salvare vita umane non può essere mai un reato, in nessun caso e in nessuna condizione”, ci dice un’attivista di Amnesty International.

Carola Rackete in tribunale per il nuovo interrogatorio

“Siamo qui per esprimere solidarietà ad un atto di estrema umanità che il comandante Rackete – dice invece un altromanifestante che aggiunge – ha compiuto nell’adempimento del diritto internazionale”. “Noi siamo indignati, non ne possiamo più di questo odio continuo che cresce, siamo qui pure per i nostri figli, perché queste politiche economiche li stanno facendo espatriare e non sono i migranti a togliere i posti di lavoro”, è stato invece il commento di un’altra manifestante presente in via Mazzini. 


 

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