Attentato terroristico a New York: dall'esplosione al panico, il racconto di una giornalista agrigentina
Le hall degli alberghi si sono riempite di turisti e visitatori mentre dagli schermi televisivi il sindaco italo-americano Bill De Blasio annunciava insieme al governatore Cuomo e al capo della Polizia che l'attentatore era stato catturato
Scene di panico e fuggi fuggi generale. New York sta vivendo, in queste ore, una giornata da incubo all'insegna della paura mai sopita degli attentati terroristici. Gli italiani, come sempre numerosi nella Grande Mela, all"ora dell'esplosione, quando erano circa le 13.30 in Italia, erano per la maggior parte ancora negli hotel. La zona con la vicina Time Square, in genere, si riempie dopo le 11 del mattino.
Attentato terroristico a New York, c'erano anche degli agrigentini nella zona dell'esplosione
Ma sono bastate le breaking news del mattino su tutte le televisioni e le notizie on line a scatenare il panico. In molti, specie quelli residenti in zona, hanno cominciato a chiedersi se si trattasse di un attacco terroristico o di altro. Le hall degli alberghi si sono riempite di turisti e visitatori mentre dagli schermi televisivi il sindaco italo-americano Bill De Blasio annunciava insieme al governatore Cuomo e al capo della Polizia che l'attentatore era stato catturato e che si era intrapresa una grande operazione di controllo con la chiusura della metro sulla 42esima e le stazioni a ridosso, ovviamente compresa Port Authority.
IL VIDEO. Il report della giornalista agrigentina: "Ecco come New York sta tornando alla normalità"
Un via vai di giornalisti ha riempito la zona dell'attentato, sede del grattacielo del New York Times. La situazione, adesso, sta lentamente tornando alla normalità. In molti - grazie alla bella giornata di sole che ha seguito la prima nevicata dell'anno di domenica scorsa - hanno cominciato a riverarsi per strada, lungo le vie dello shopping, tra la Quinta e la Broodway.
