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"Giornate Fai di primavera", i tesori dell'Agrigentino presi d'assalto

Ben 800 gli studenti, di 30 scuole diverse, che hanno indossato i panni di narratori d'eccezione

I tesori dell'Agrigentino sono stati messi "in mostra". Ed è stato veramente un grande successo. Basti pensare che solo nella prima giornata - il bilancio di oggi è ancora in fase di stesura - ci sono stati oltre 6.600 visitatori, di cui 5 mila studenti, nei 34 beni aperti dalla delegazione Fai di Agrigento in 12 Comuni della provincia. 

A fare da "ciceroni", in quella che è stata la ventisettesima edizione delle "Giornate Fai di primavera", 800 studenti delle 30 scuole coinvolte. Ragazzi che hanno indossato, e superbamente, i panni di narratori d'eccezione, raccontando ai numerosi visitatori il valore dei beni, pubblici e privati, spesso poco conosciuti o poco valorizzati, a volte anche chiusi. 

"Giornate Fai di primavera"

Ad Agrigento sono stati visitati, il  giardino storico di Villa Genuardi, il Giardino Botanico, la casa Anas, la Fattoria Mosè e il bene Fai Giardino della Kolymbethra. Grande successo di pubblico a Palma di Montechiaro per il monastero delle Benedettine, la chiesa Madre, l'oratorio Madonna del Santissimo Rosario e del Santissimo Sacramento. Anche Fondazione FS è molto contenta dei risultati. Alla fermata di Vulcano, i visitatori di cui moltissimi studenti, hanno potuto visitare il Giardino della Kolymbethra e all'arrivo alla stazione centrale di Porto Empedocle, accompagnati sempre dagli apprendisti "ciceroni" hanno potuto scoprire la bellezza dei siti aperti nella città marinara. A Naro, le catacombe Paleocristiane, il castello chiaramontano, la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria e la chiesa Madre Santissima Annunziata; a Favara sono state visitabili la chiesa e il convento di Sant'Antonio da Padova, la chiesa di San Nicola di Bari, dell'Itria e del Purgatorio e il collegio di Maria; poi il palazzo Bartoccelli e il centro storico di Canicatti; villa Maria – La Quiete a Casteltermini.

Aperti al pubblico anche lo straordinario sito archeologico di  Villa Romana di Realmonte, il centro storico di Aragona con palazzo Principe, la chiesa Madre e il polo museale, la chiesa e la cripta del Santissimo Rosario; a Licata, lo splendido palazzo del Barone La Lumia, la cappella del Cristo nero, il chiostro di San Francesco e il palazzo municipale. 

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