Assunzione fittizia di braccianti agricoli per truffare l'Inps: chiesti 63 rinvii a giudizio
Sotto accusa il titolare di un'azienda e i presunti lavoratori "fantasma": l'ammontare del raggiro ammonta a circa mezzo milione di euro
Sotto accusa il titolare di un'azienda e i presunti lavoratori "fantasma": l'ammontare del raggiro ammonta a circa mezzo milione di euro
L'ordinanza emessa dall'ufficio di Sorveglianza di Agrigento è stata eseguita dai militari dell'Arma
L'automobilista agrigentino ha prodotto tutta la documentazione attestante il pagamento, nonché gli atti firmati per stipulare quella polizza. Indagini della polizia
La vittima della truffa, un ventisettenne, aveva denunciato tutto ai carabinieri che sono riusciti a dare un'identità all'autore del raggiro
L'imputato avrebbe millantato una possibile intercessione con la Regione Sicilia per ottenere l'assunzione
Entrambi hanno presentato denuncia alla polizia. Gli agenti, dopo aver acquisito tutti gli elementi utili alle indagini, hanno trasmesso i fascicoli ai colleghi della Postale
L'empedoclino, sostenendo di stare indagando su una rapina, è riuscito ad entrare in casa dell'ottantenne pensionato ed ha portato via tutti i preziosi della famiglia. Monili che ha anche rivenduto
La pensionata si è fidata ed ha consegnato all'uomo la collana e il bracciale d'oro che indossava. Al momento di riprendere i preziosi, il quarantenne era scomparso
Un 31enne canicattinese, per una svista della procura, è stato mandato due volte a giudizio per la stessa ipotesi di truffa in cui avrebbe speso il nome di Confindustria. I due magistrati hanno emesso una sentenza opposta ed è stato necessario "l'incidente di esecuzione"
Chiusa l'inchiesta nei confronti del titolare di un'azienda e dei presunti lavoratori "fantasma": l'ammontare del raggiro ammonta a circa mezzo milione di euro
Il tribunale ha accolto in parte il ricorso del correntista imprudente e l'istituto di credito dovrà risarcire il 50 per cento
Con più raggiri l'operaio è stato indotto a fare due bonifici, su carta prepagata money, per un totale di 497 euro
L'imputato era accusato di truffa e sostituzione di persona per avere sottoscritto un contratto con l'identità di un conoscente
Sono accusati d'aver stipulato con l'Asp - attraverso lo schermo giuridico di una fittizia associazione di volontariato - convenzioni per l’assistenza ai malati tramite il servizio di trasporto con ambulanze di pazienti dializzati
Secondo le accuse avrebbero dichiarato di possedere varie estensioni di terreno che però appartenevano ad altre persone, in alcuni casi decedute o emigrate
Protagonista, suo malgrado, del costoso raggiro subito, un commerciante di auto usate: un quarantaquattrenne di Canicattì
La ragazza ha prima ricevuto un Sms sul cellulare che l'avvisava di operazioni sospette e poi è stata contattata da un sedicenne operatore postale
Con in mano alcuni elementi, come l'Iban su cui è stato fatto il maxi bonifico, il nickname usato dal venditore-truffatore, la polizia proverà a risalire a chi ha effettivamente raggirato il giovane
Un uomo, qualificandosi come "operatore del settore sicurezza della banca", ha chiesto al 54enne i codici identificativi del suo conto corrente e poi di fare il versamento dei suoi soldi su una PostePay
I due, per mettere a segno i raggiri, avevano anche predisposto una fittizia sede sindacale a Palermo all’interno della quale venivano ricevute le vittime che sottoscrivevano falsi contratti di lavoro
In secondo grado è stata dunque confermata la precedente sentenza emessa dal giudice monocratico. I reati contestati al sottufficiale erano il falso ideologico e truffa continuata
Dopo aver sborsato 362,50 euro, l'automobilista ha più volte verificato, ma inutilmente, sul portale internet dell compagnia
In primo grado era stato inflitto un anno di reclusione: la presunta vittima sarebbe stata adescata da un finto spagnolo, da un intermediario e da un orefice tanto da comprare per 3.500 euro della merce con la convinzione che valesse 15mila
La lunga e complessa attività d’indagine della polizia ha permesso di individuare 54 veicoli di provenienza illecita rivenduti a ignari cittadini, per un valore complessivo di oltre un milione di euro
L’uomo deve scontare la pena di due anni e tre mesi di reclusione perché ritenuto responsabile dei reati commessi fra Aragona, Gratteri, Caccamo, Bagheria (nel Palermitano) e Favara nell’anno 2015