L'uomo finisce a processo per l'accusa di "revenge porn" per avere inviato il materiale al figlio "al fine di denigrarla nel suo ruolo materno". le immagini sarebbero state allegate agli atti del procedimento giudiziario
L'uomo è accusato di "revenge porn" per avere inviato il materiale al figlio "al fine di denigrarla nel suo ruolo materno". le immagini sarebbero state allegate agli atti del procedimento di separazione
L'uomo è accusato di "revenge porn" per avere inviato il materiale al figlio "al fine di denigrarla nel suo ruolo materno" e di avere allegato le immagini agli atti del procedimento di separazione
A parlare è Giorgia Butera, presidente dell'organizzazione Mete onlus che ha promosso l'iniziativa in collaborazione con Federfarma-Utifarma. Preoccupazione per il fenomeno del sexting, diffuso soprattutto nelle scuole medie inferiori dove i "sex offender" trovano terreno fertile
A parlare è Giorgia Butera, presidente dell'organizzazione Mete onlus che ha promosso l'iniziativa in collaborazione con Federfarma-Utifarma. Preoccupazione per il fenomeno del sexting, diffuso soprattutto nelle scuole medie inferiori dove i "sex offender" trovano terreno fertile
Si tratta di uno dei primi processi per revenge porn, nuovo reato che punisce chi fa veicolare materiale audio e video intimo senza il consenso: si rischia una pena fino a 6 anni di reclusione
Uno dei primi casi di revenge porn, contestato a pochi giorni dall'entrata in vigore della legge, approda in aula. "Insieme per Marianna", ente in difesa delle donne vittime di violenze, si costituisce