Mafia, inchiesta "Kerkent": chiesta revoca detenzione domiciliare per Messina
Il trentaduenne stava finendo di scontare una precedente condanna per droga, la procura generale vuole mandarlo in carcere
Il trentaduenne stava finendo di scontare una precedente condanna per droga, la procura generale vuole mandarlo in carcere
Venerdì saranno discusse le prime posizioni al tribunale della libertà, al quale la difesa chiede di annullare i provvedimenti restrittivi
Un macellaio di Favara denuncia Antonino Mangione per calunnia: "Voleva che facessi da mediatore con Massimino per sanare un suo debito"
Dalle intercettazioni emerge l'attività di distribuzione della droga nei locali notturni frequentati dai giovani
Il gip di Palermo, Walter Turturici, scarcera Domenico La Vardera che ha ammesso due cessioni di droga e un accordo col boss "rimasto, però, incompiuto"
Il boss, per la prima volta in un quarto di secolo, si dice pronto a confessare e soprattutto nega le accuse di violenza ai danni di una donna che gli muove un trentasettenne vicino alle cosche: "Mi aveva proposto cose indecenti, lo denuncio"
Il trentasettenne, entrato in contrasto con il boss Massimino per un debito di droga, ricostruisce nomi, cognomi, ruoli e retroscena del nuovo clan di Agrigento: il suo atto di accusa nell'ordinanza
Fabio Contino, Gerlando Massimino e Domenico Mandaradoni non erano stati trovati quando è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare
Il gip di Palermo, Walter Tortorici, ha sentito gli indagati che sono detenuti al carcere Pagliarelli
I componenti della cosca, secondo quanto ipotizza il giudice, avevano una riserva per sostenere i costi per gli avvocati
L'inchiesta "Kerkent" ha svelto diversi livelli di approvvigionamento degli stupefacenti fra Palma, Palermo e la Calabria
Il collaboratore di giustizia: "Liborio aveva tanti problemi e voleva trovare lavoro presso imprese edili, cercavo di fargli capire che non era facile, ma lui chiese il mio intervento in ragione della mia posizione nel contesto mafioso. Mi diceva che Antonio Massimino era un guerriero"
Il vice questore aggiunto: "Sfruttando il brand di Cosa Nostra si era imposto sui quartieri satellite, su Porto Empedocle e Favara"
Il giudice per le indagini preliminari: "Dopo la scarcerazione, avvenuta in data 16 gennaio 2015, è assurto ai vertici di Cosa Nostra agrigentina"
Sono 32 persone ritenute responsabili di associazione mafiosa, partecipazione e concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti
Si tratta dell'agrigentino Andrea Puntorno, accusato di traffico di droga. L'uomo, sette anni fa, era già stato arrestato con l'accusa di traffico di droga. Successivamente aveva anche subito una condanna a sei anni di carcere
Ai domiciliari sono stati posti Gabriele Miccichè, 28 anni, e un 45enne
La Dia sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Dda: disarticolata un’associazione per delinquere con base operativa ad Agrigento e ramificazioni nel Palermitano e in Calabria. I carabinieri hanno bloccato due presunti fiancheggiatori del boss Antonio Massimino