Dall'indagine è emerso che un agente in servizio nel carcere di Agrigento avrebbe consentito all'avvocata, fermata oggi, di portare con se uno smartphone e di usarlo rispondendo alle telefonate ricevute nel corso dell'incontro con Giuseppe Falsone
Il boss ergastolano - stando all'inchiesta - avrebbe sfruttato i premi che in alcuni casi spettano anche ai condannati al carcere a vita, per tornare ad operare sul territorio
Per 2 anni i capimafia di diverse province siciliane si sono riuniti nello studio di un'avvocata di Canicattì che era la compagna di un imprenditore già condannato. Il suo studio era stato scelto come base logistica dei clan perché la legge limita le attività investigative negli uffici degli avvocati
I difensori dei 12 arrestati impugnano l'ordinanza al tribunale della libertà: nel blitz, che ha stretto il cerchio attorno al "paracco" di Rosario Pace, è finito in carcere pure un consigliere comunale
I legali producono una consistente mole di documenti per ottenere la restituzione del patrimonio dei fratelli imprenditori Gerlando e Stefano Valenti, condannati nel processo antimafia "Montagna"
La procura generale sollecita la conferma del provvedimento nei confronti del 33enne Francesco Paolo Tarantino, in carcere per scontare la condanna del processo Icaro
Il bancario Salvatore Montalto, che sarebbe stato scelto dal "paracco" di Rosario Pace come rappresentante al Comune e fu eletto come capolista per l'Udc, lascia lo scranno
Nel processo scaturito dall'inchiesta "Gallodoro", che ha svelato alcuni affari delle cosche a cavallo di due province, sono imputati pure otto agrigentini
L'ex capomafia di Villaseta: "Cosa Nostra le usava anche per commettere omicidi". Il favarese: "A Palma comandava Rosario Pace e il rappresentante di Cosa Nostra è Nicola Ribisi"
Le intercettazioni dell'inchiesta "Oro bianco" hanno accertato anche il ruolo di mediatori dei componenti del clan di Rosario Pace nelle controversie fra privati
Secondo gli inquirenti il bancario Salvatore Montalto non sarebbe sceso a patti dopo il voto ma sarebbe arrivato in aula grazie alla macchina organizzativa del "paracco". Il ruolo "inconsapevole" del deputato regionale e le strutture sanitarie asservite al clan