Per il magistrato il provvedimento intimato in forma orale è da considerarsi inefficace". La donna dovrà essere risarcita con "un’indennità commisurata all'ultima retribuzione dal giorno del licenziamento sino a quello dell’effettiva reintegrazione”
Davanti al giudice del lavoro, il Municipio ha mantenuto la posizione già assunta dopo avere depennato Amato dalle liste dei lavoratori da contrattualizzare