Agli atti dell'inchiesta che ha fatto finire in carcere il sottufficiale Gianfranco Antonuccio i contatti con l'ex penalista Angela Porcello che insieme al compagno Giancarlo Buggea avrebbe gestito il mandamento. La donna teme una retata ma viene tranquillizzata. A loro carico una nuova indagine per corruzione aggravata
L’amministrazione comunale, per migliorare la strategia di prevenzione dei fenomeni corruttivi, invita tutti i soggetti interessati, le organizzazioni sindacali e le associazioni a far pervenire suggerimenti, idee e proposte per l'aggiornamento dei contenuti
La Corte assolve "per non avere commesso il fatto" Angelo Balsamo, all'epoca dei fatti sindaco di Licata. Reato prescritto per la protagonista della vicenda
La Suprema Corte accoglie i ricorsi della difesa: "I giudici di appello non hanno motivato come si sia arrivati a intercettare per truffa e falso e condannare per corruzione". Impossibile un nuovo processo perchè il reato è prescritto. I legali del sottufficiale Antonio Arnese e dell'ex presidente di Ecap e Casa Amica, Ignazio Valenza, avevano censurato la "pesca a strascico" con le cimici
La sentenza del gup, dopo che alcune intercettazioni sono state dichiarate inutilizzabili, scaturisce pure dalla prescrizione di alcuni reati. L'inchiesta, che neppure approda in aula per il processo, ipotizzava un accordo che prevedeva una serie di favori di natura personale in cambio di informazioni riservate
L'ultimo presidente della Provincia, nella qualità di commissario straordinario dell'Ato, avrebbe approvato le nuove tariffe, nel 2013, ricevendo in cambio da Marco Campione, l'assunzione del figlio Giuseppe (attuale consigliere comunale ed ex assessore di Palma) e un'attività di collaborazione per l'altra figlia. L'intercettazione: "Ti sarò grato a vita"
La decisione della Cassazione al processo a carico del sottufficiale dei carabinieri Antonio Arnese e dell'avvocato Ignazio Valenza, ex presidente di Ecap e Casa Amica. La difesa: "Evitata condanna definitiva, migliore risultato possibile"
Botta e risposta fra Carmelo Malfitano, che ha accusato l'ex sindaco di Licata Angelo Balsamo, e Francesca Bonsignore che nega, con una dichiarazione scritta, quanto era stato detto sul suo conto
Depositati i verbali di Fabio Damiani, ex direttore dell'Asp di Trapani e responsabile della Centrale unica per gli appalti sotto processo dopo l'inchiesta "Sorella Sanità". Ha deciso di collaborare con i pm e svela i retroscena dei patti corruttivi, prima di tutto chiarisce i suoi rapporti con un altro "pentito", il faccendiere canicattinese Salvatore Manganaro
La Corte di appello ha inflitto due mesi, per l'accusa di corruzione, all'ex presidente dell'ente e al maresciallo che comandava il nucleo: l'imputazione potrebbe prescriversi
Il tribunale del Riesame, accogliendo l'appello dei pm, aveva già disposto gli arresti, per corruzione propria aggravata in concorso, per Vincenzo Li Calzi di Canicattì. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato e la Guardia di finanza ha eseguito l'ordinanza
I dieci coinvolti nell'inchiesta "Sorella Sanità" vogliono ricorrere ai riti alternativi. In 7, tra cui gli ex manager delle Asp di Palermo e Trapani, Antonio Candela e Fabio Damiani, optano per l'abbreviato. Due imprenditori e un faccendiere hanno invece concordato pene tra i 4 e i 5 anni con i pm
Il giudice, assegnato in base a un meccanismo automatico, è incompatibile a trattare il caso perchè si era già occupato del procedimento autorizzando le intercettazioni
Il militare ha raccontato alcuni retroscena dell'inchiesta che ha portato all'operazione "Alta tensione": i verificatori dell'Enel avrebbero agevolato le ruberie in cambio di soldi
Coinvolto nell'inchiesta "Giano Bifronte" è stato rinviato a giudizio appena qualche settimana fa assieme ad ex consiglieri e funzionari del Comune. Era ai domiciliari da febbraio e sono scaduti i termini di custodia cautelare
La Procura ha chiesto ed ottenuto di saltare l'udienza preliminare per gli arrestati nell'ambito del blitz "Sorella Sanità" dello scorso maggio. A processo, tra gli altri, anche l'agrigentino Salvatore Manganaro
Il gup Emelinda Marfia ha fissato a gennaio il processo per gli imputati coinvolti nell'inchiesta "Giano Bifronte" che, a febbraio scorso, aveva svelato l'esistenza di un giro di mazzette. Tra di loro funzionari ed ex consiglieri comunali