Imputati anche un consulente del lavoro e quattro imprenditori accusati di averlo corrotto per ottenere prestiti a tassi agevolati: il primo filone dell'inchiesta ha già portato ad alcuni rinvii a giudizio
Sotto accusa un funzionario dell'istituto di credito e cinque imprenditori che rischiano il processo per l'accusa di corruzione: il primo filone dell'inchiesta ha già portato a un processo. I soldi sarebbero serviti a ottenere finanziamenti a tasso agevolato
Il gup motiva la sentenza di non doversi procedere e puntualizza: "Non ci sono cause evidenti di proscioglimento ma l'accusa di corruzione è estinta per il decorso del tempo"
Le intercettazioni che hanno portato all'arresto dei medici Agostino Genova e Rosario Cammalleri, che avrebbe sottoscritto 359 certificati in meno di 2 anni per le istanze all'Asp e al quale il primo avrebbe chiesto aiuto per candidarsi alle Regionali. Sequestrati 300 mila euro, orologi di lusso e una Porsche Boxster
Il sottufficiale delle Fiamme Gialle ricostruisce il presunto giro di "bustarelle" e rivela: "Dalle intercettazioni emerge che era il funzionario dell'istituto di credito a istruire le pratiche che gli interessavano sottraendole ai colleghi"
A seguito di dimissioni volontarie dall'incarico di direttore del Parco Lilibeo, da direttore del museo archeologico 'Baglio Anselmi' di Marsala, nonché da presidente del Consiglio Valle dei Templidi Agrigento non c'è - per il giudice per le indagini preliminari - pericolo di reiterazione di condotte illecite
Le commesse venivano affidate a un cartello di ditte agrigentine riconducibili alle figure di 3 imprenditori. L'allora vertice dell'ente e un funzionario di Favara, in qualità di Rup, avrebbero ricevuto soldi, assunzioni e altre utilità
Le commesse venivano affidate a un cartello di ditte agrigentine, riconducibili alle figure dei tre imprenditori. L'allora vertice dell'ente e un funzionario di Favara, in qualità di Rup, hanno ricevuto soldi, assunzioni e altre utilità
Dopo quattro anni di dibattimento il decorso del tempo non consente più di procedere per una decina di ipotesi di reato di falso e per alcune di corruzione. L'istruttoria continua in versione ridotta ma potrebbe essere ulteriormente "falcidiata"
La decisione del tribunale del Riesame per Marcello Asciutto, funzionario del Dipartimento all'Energia, finito sotto inchiesta perché avrebbe favorito l’imprenditore agrigentino Sergio Vella, anche lui indagato
Secondo quanto emerge dall'ordinanza del gip Ermelinda Marfia, Marcello Asciutto avrebbe difeso a spada tratta, nei confronti dei colleghi, l'agrigentino. Ecco alcune intercettazioni telefoniche ed ambientali
Il 20 dicembre del 2019, Asciutto e Vella vengono intercettati nell'ufficio del primo. Il funzionario gli consigliava: "Tu continua a lavorare... ora lui ti fa la nota (...) no, io na littra ma facissi fare"
Secondo l'accusa, in cambio di rapide autorizzazioni ambientali, l'imprenditore agrigentino, Sergio Vella, avrebbe anche "cercato altri investitori con grosse disponibilità finanziarie per ampliare il portafoglio clienti, consentendo al figlio del pubblico funzionario di ottenere rilevanti compensi dalla sua attività di amministratore"
Disposto il divieto di esercitare attività d’impresa per Sergio Vella, 53 anni: secondo l'accusa un dipendente dell'assessorato all'Energia lo avrebbe favorito e lui in cambio avrebbe investito due milioni di euro in due società di trading finanziario, con sede a Milano, amministrate dal figlio
Dagli atti dell'inchiesta sul presunto giro di mazzette per appalti milionari emergono alcune conversazioni registrate da Fabio Damiani con l'ex deputato nazionale, che avrebbe cercato di favorire una ditta: "Mi ha aggredito, era imperioso e ho avuto paura..."
A rivelare un presunto intervento dell'allora parlamentare nazionale è stato Fabio Damiani, ex direttore dell'Asp di Trapani. Nei suoi telefoni sarebbero state ritrovate due conversazioni registrate in cui il politico avrebbe chiesto un'attenzione per la "Medicair" in relazione alla gara da oltre 66 milioni per l'ossigenoterapia
Il retroscena dell'inchiesta "Sorella Sanità 2" che venerdì ha portato a 5 arresti. Dai documenti sequestrati spunta un fisso mensile da 12.500 euro riservato all'ex dirigente dell'Asp Fabio Damiani. Un'azienda per vincere una gara da oltre 66 milioni gli avrebbe anche pagato un extra da 9.500 euro: 2 giorni in un hotel di lusso sul Lago di Como
Il retroscena dell'inchiesta che stamattina ha portato a 5 arresti, tra cui anche quello di un militare del Nas. Del carabiniere hanno parlato Fabio Damiani, ex manager dell'Asp di Trapani e presidente della commissione di gara, e l'imprenditore a lui vicino, Salvatore Manganaro
Iscritti nel registro degli indagati, ma non raggiunti da misure cautelari, sono anche gli agrigentini: Cataldo Manganaro, 70 anni, ex sindaco per due volte di Canicattì; il figlio Salvatore di 46 anni e l'avvocato Calogero Mattina, 66 anni, di Racalmuto
Si tratta del secondo capitolo dell’inchiesta "Sorella sanità" della guardia di finanza: una persona è finita in carcere, 4 ai domiciliari e altre 5 invece sono indagate. Coinvolti funzionari, imprenditori e professionisti. In un episodio pagata una mazzetta da 700 mila euro per una gara da oltre 12 milioni
I tenenti colonnelli Antonio Cecere e Fabio Sava hanno raccontato alcuni segmenti dell'attività di indagine che ha coinvolto un funzionario dell'istituto, un commercialista e numerosi imprenditori