Il fondo agricolo è affidato, da tempo ormai, alla cooperativa “Le terre di Rosario Livatino – Libera terra”. Delle indagini, così come è già accaduto in passato, si stanno occupando i carabinieri. La solidarietà dell'arcivescovo
Si tratta di un immobile nella disponibilità di Alfonso Zambito, cinquantenne empedoclino, condannato nell'ambito del processo scaturito dall'inchiesta "Easy Money"
In contrada Gibbesi a Naro la cooperativa “Rosario Livatino Libera Terra” si riappropria dei terreni confiscati a vari esponenti della criminalità organizzata agrigentina
Del patrimonio sequestrato in primo grado, stimato in 8 milioni di euro, i giudici hanno restituito all'imprenditore empedoclino la società New project marbles
Il provvedimento riguarda 9 immobili fra Raffadali e Agrigento, 23 rapporti bancari, polizze assicurative e rapporti di investimento per un valore di circa 350.000 euro, tre auto e moto e di quattro impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
La Corte di appello ha confermato il provvedimento che prevede l'acquisizione dei beni da parte dello Stato per uno dei personaggi di punta della presunta "fabbrica di 104"
Antonino Grimaldi era rimasto coinvolto nell'inchiesta denominata "Icaro", sviluppata dalle Squadre Mobili di Agrigento e Palermo con il coordinamento della Dda del capoluogo siciliano
Il provvedimento, dopo mirati accertamenti patrimoniali effettuati dal personale della divisione polizia Anticrimine, è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale su proposta del questore
I giudici della seconda sezione misure di prevenzione, però, hanno rigettato la richiesta di applicazione della sorveglianza speciale e restituito diversi beni sequestrati al 64enne Calogero Romano
A quasi 10 anni dagli arresti e dal commissariamento del Comune di Castrofilippo per infiltrazione mafiosa, il tribunale per le Misure di prevenzione s'è occupato della posizione di uno degli imputati che, nel 2012, venne assolto dalla Corte d'appello
La Dda ne chiedeva la confisca, i giudici della sezione misure di prevenzione la rigettano: l'imprenditore favarese fu coinvolto nell'inchiesta sul rigassificatore, secondo i giudici la sua pericolosità sociale sussisteva solo nel passato
I poliziotti avrebbero dovuto eseguire il provvedimento di confisca del mezzo che doveva dunque essere portato via. L'uomo ha anche tentato di spiegare e giustificarsi
È possibile che, alla luce di questa situazione, venga addirittura richiamata in servizio, a tempo determinato, un’unità che aveva cessato il rapporto di lavoro nel 2015
Il provvedimento del tribunale riguarda società, immobili e terreni riconducibili all'imprenditore Gioacchino Cottitto, 49 anni, di Palma di Montechiaro