La Dda: "Assoluto ed incontestato è emerso essere il controllo della criminalità comune operante nel territorio del mandamento di Canicattì, frutto in primo luogo del vero e proprio terrore che i criminali da strada nutrono nei confronti dell'anziano capo mafia Calogero Di Caro"
Fra i "bersagli" anche il super latitante Matteo Messina Denaro di Castelvetrano, 58 anni e il boss (ex rappresentante provinciale di Cosa Nostra Agrigentina) Giuseppe Falsone, 50 anni, di Campobello di Licata
L'inchiesta "Xydi" è stata avviate nel 2018 e s'è concentrata sul mandamento mafioso di Canicattì che costituisce tuttora l’epicentro del potere dell’ergastolano campobellese Giuseppe Falsone
Dall'indagine è emerso che un agente in servizio nel carcere di Agrigento avrebbe consentito all'avvocata, fermata oggi, di portare con se uno smartphone e di usarlo rispondendo alle telefonate ricevute nel corso dell'incontro con Giuseppe Falsone