In uno dei bigliettini custoditi dalla sorella Rosalia l'ultimo degli stragisti si definisce come uno dei "figli di questa terra di Sicilia stanchi di essere sopraffatti da uno Stato prima piemontese e poi romano, che non riconosciamo" e si dice convinto che "la storia ci restituirà quello che ci hanno tolto in vita"
Lorenza Guttadauro, che è anche nipote del boss affetto da un tumore e già operato due volte proprio per questo: "Una cella non è un ambulatorio medico". Ai pm che lo hanno interrogato a L'Aquila le condizioni di salute dell'ex superlatitante sono apparse invece "buone"
Durante l'interrogatorio di garanzia nel carcere Pagliarelli ha sostenuto di essersi limitato, senza visitarlo, a prescrivergli terapie e accertamenti per il tumore diagnosticato. Anche Andrea Bonafede, cugino e omonimo del geometra che ha prestato l'identità al boss, ha risposto alle domande degli inquirenti
In manette insieme al dottore che avrebbe prescritto esami e farmaci al boss anche il cugino omonimo di Andrea Bonafede, che gli aveva prestato l'identità. Secondo la Procura il professionista non poteva ignorare l'identità del paziente. L'altro indagato avrebbe smistato ricette e prescrizioni
Il boss di Castelvetrano, secondo un'annotazione di servizio riservatissima del Ros, incontrò un pastore molto influente delle cosche mafiose. Nel 2012 l'operazione Nuova Cupola spaccò la Dda sull'opportunità di catturare il capomafia di Sambuca di Sicilia anzichè seguirlo. Di recente l'inchiesta "Xydi" ha accertato i legami col mandamento di Canicattì