Una battaglia che da anni conducono i sindaci dell'Agrigentino. Davanti all'Ars, si è chiesto a gran voce che si legiferi per normare la situazione che in atto in Sicilia vede realtà antitetiche (con 17 comuni agrigentini diffidati a consegnare le reti mentre altri nel Palermitano vengono "costretti" a riprendersele)
Sospensiva per gli annunciati commissariamenti dei Comuni agrigentini che non hanno consegnato le reti idriche al gestore privato. I provvedimenti sarebbero stati operativi a seguito della diffida emanata dal dirigente generale del Dipartimento per le acque e i rifiuti. Ora si pensa alla legge
Intanto partirà la campagna di sensibilizzazione in rete, e il 25 marzo prossimo, alle 14.30 in piazza del Parlamento a Palermo, si riuniranno Amministrazioni, Consigli e cittadini provenienti da ogni parte della Sicilia
"Il presidente dell'Ars Ardizzone impedisca che si possa calpestare la volontà espressa dal Parlamento con la legge regionale - ha detto Panepinto -. Chiedo inoltre ad Ardizzone la massima attenzione: bisogna impedire qualunque ingerenza delle 'lobby dell'acqua' e garantire un dibattito libero e sereno"
Una manifestazione per affermare la volontà di far ritornare pubblica la gestione dell'acqua si è tenuta questa mattina con un corteo che ha sfilato lungo il Viale della Vittoria ad Agrigento. Per Girgenti "scarsa partecipazione, non c'è malcontento:si tratta di pochi soggetti in cerca di visibilità a tutti costi"
A giorni scadono i termini della diffida: i sindaci agrigentini si sono riuniti per stilare un documento condiviso con cui si chiede alla Regione la revoca della diffida a consegnare le reti idriche, che se disattesa prevede il commissariamento. Anzi, molto di più: un atto di indirizzo che i Comuni "ribelli" adotteranno per "rispedire al mittente" gli eventuali commissari, se questi dovessero presentarsi
Approvata all'unanimità in IV Commissione all'Ars la risoluzione a firma dei deputati regionali Panepinto, Mangiacavallo, La Rocca Ruvolo, Cirone, Cascio e Palmeri che impegna il governo regionale a procedere alla revoca immediata delle note inviate dall'assessorato all'Energia a 17 Comuni della ex provincia di Agrigento. Con queste note si diffidavano i Comuni, autorizzati alla gestione delle risorse idriche con la legge regionale n. 2 del 2013, a provvedere alla consegna delle reti e degli impianti alla Girgenti Acque s.p.a., pena il loro commissariamento
Si è svolta oggi una riunione nella sede di Canicattì del consorzio "Tre sorgenti" per discutere del servizio idrico e della possibilità di tornare alla gestione pubblica dell'acqua
Il commissario straordinario di Licata risponde al Pd locale che le chiede di tornare sui propri passi circa la cessione delle reti idriche a Girgenti acque. "Come commissario inviato dalla Regione non potevo agire diversamente trattandosi della decisione presa, di un fatto esclusivamente amministrativo"
Riunitisi a Palazzo degli Scolopi a Palma hanno ieri sera sancito l'avvio di un nuovo movimento di rivendicazione del servizi idrico in forma pubblica. I 36 sindaci presenti hanno, quindi, lanciato un messaggio inequivocabile concordando di riprendere da dove si era lasciato
Mentre si corre ai ripari per evitare un Natale "a secco" per gli abitanti dei quattro paesi colpiti dall'emergenza, il consorzio "Tre Sorgenti" ha nel frattempo deliberato la riconsegna delle condotte all'Ato idrico
Organizzata una conferenza di aggiornamento professionale, frutto di una collaborazione tra la "Girgenti acque" e la "Prominent" di Bolzano, azienda leader nel settore del trattamento delle acque, per il personale dell'azienda agrigentina. Presentato, inoltre, il nuovo laboratorio di analisi delle acque
E' quanto emerge dal censimento del 2011, i cui dati sono stati diffusi dall'Istat. A seguire, dopo Caltanissetta, anche Viterbo (-6,5%), Crotone (-5,1%), Vibo Valentia (-4,2%) e Siracusa (-3,8%)
In un documento approvato a maggioranza, il consiglio comunale di Raffadali esorta la Regione siciliana ad adottare i provvedimenti necessari al ritorno alla gestione ai comuni del servizio idrico
Il vicepresidente del Consiglio comunale: "Tornare in piazza e dare la possibilità ai cittadini-utenti di esprimere con una croce se sono contenti o meno della qualità del servizio erogato da Girgenti Acque"