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CALCIO, ECCELLENZA: Sputa all'arbitro, il procuratore di Giglio: "Ci scusiamo"

Sono poche le giustificazioni, non le cerca il ragazzo e tanto meno il fratello Tony Giglio...

Non si dà pace l'ambiente Kamarat dopo la squalifica sovvenuta ai danni di Samuele Giglio. Un anno di stop per un gesto che sta fuori da ogni logica calcistica. Sono poche le giustificazioni, non le cerca il ragazzo e tanto meno il fratello Tony Giglio, procuratore del centrocampista il quale ha in possesso il cartellino del centrocampista.

Interviene con un comunicato stampa facendo luce sulla vicenda: “A seguito della lunga squalifica che è stata inflitta, da parte del giudice sportivo, al giocatore Samuele Giglio, di cui ne sono fratello e procuratore, mi è doveroso scrivere quanto segue: siamo profondamente rattristati per i fatti avvenuti nel post-partita Kamarat-Campofranco, nel quale Samuele si è reso colpevole di gesti che, seppur non facenti parte della sua personalità e abitudine, restano deplorevoli e condannabili, in ogni suo aspetto, perchè hanno leso la dignità di uomo chiamato a dirigere una partita di calcio, e qualunque ne fosse stata la causa scatenante, siamo consapevoli che non ve’ alcuna giustificazione per lo scellerato gesto. Ecco perchè ci preme chiedere scusa al signor Simone Sabbatani di Forlì, al quale va la mia personale solidarietà - spiega il procuratore - e le doverose e umili scuse da parte del mio assistito, del quale e’ consapevole di aver agito in modo del tutto deprecabile, senza presentare alcuna attenuante, che seppur esistente, non puo’ di certo lenire il gesto compiuto. Chi ha avuto modo di conoscere, sportivamente e umanamente Samuele Giglio, ha anche avuto modo di apprezzarne le doti, soprattutto umani e sociali, ed ecco perchè non riusciamo a trovare il perchè di quanto avvenuto nel dopo gara, ragion per cui restiamo affranti da quanto accaduto e come sportivi non possiamo che accogliere, con amara consapevolezza, quanto stabilito dal giudice sportivo".

"Ci preme altresì inviare le nostre doverose scuse alla società Kamarat calcio - afferma Giglio - del quale, a seguito della vicenda, ne è rimasta penalizzata dagli eventi accorsi. Siamo consapevoli della stima e della fiducia riposta sul ragazzo, da parte della società, la quale ci ha garantito tutto l’appoggio morale, anche nel presentare la relativa documentazione per poter chiedere uno sconto di pena sulla squalifica comminata, e di questo non possiamo che esserne riconoscenti, oltre che scusanti per il danno recato. Auguriamo alla società di poter proseguire nei migliori dei modi l’attuale campionato, conquistando gli obiettivi prefissati, perchè siamo certi che non sarà l’assenza di un giocatore a impedirne il raggiungimento".

"I giocatori passano, la maglia resta, e non possiamo che augurare migliori fortune e prestigiosi traguardi a questa meravigliosa societa’. Inoltre ci e’ doveroso scusarci con la splendida tifoseria del Kamarat, che in ogni momento della permanenza di Samuele in squadra ed in citta’, non ha mai fatto mancare il suo sostegno e solidarieta’, e del quale ci siamo pregiati di avere e a tal motivo ci scusiamo anche con loro, augurando a questi magnifici tifosi ogni bene, e anche a loro corre adesso il nostro pensiero. Ci scusiamo anche a quanti, a seguito di questo spiacevole episodio, ne son rimasti delusi e dispiaciuti, perche’ siamo consapevoli che lo sport e’ vita e andrebbe sempre tutelato e rispettato, ad ogni costo”.

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