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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Akragas, Di Napoli e Tirri in sala stampa: "Raggiungeremo la salvezza"

L'allenatore ed il vicepresidente dei biancazzurri sono un fiume in piena: contestazioni, progetti e ambizioni, la società di Agrigento ha fatto chiarezza

Lello Di Napoli e Peppino Tirri, lo zoccolo duro della società in sala stampa. Da una parte, chi ha scelto di sposare un progetto giovane, dall’altra, chi con un budget ridotto è riuscito a regalare giovani di prospettiva.

I big sono andati via, Di Piazza e Zibert su tutti, Salandria è rimasto e Scrugli non ha battuto ciglio. Nella passata stagione l’Akragas ha raccolto fischi, per poi cambiare registro con l’arrivo di Rigoli. Di Piazza è diventato idolo oggi rimpianto, Zibert ha scelto di emigrare a Castellammare, facendosi rimpiangere da tutti. 

Al loro posto, il giovane Gomez e la scorbutico Pezzella. Un organico nuovo e giovane, che mister Di Napoli ha provato e sta provando a dare un volto. Marino è il capitano, il difensore è tra i big di una squadra che oggi si trova all’ottavo posto in classifica. Al termine del pareggio interno contro il Taranto, fischi dalla “Sud” ed il confronto tra allenatore e tifosi.

Confronto che secondo quanto ha riferito Di Napoli è stato un semplice scambio di opinioni. La caduta di stile, domenica è stata ad opera del preparatore biancazzurro, Nicola Albarella, a tu per tu con un tifoso della tribuna. Scivolone che Di Napoli ha commentato così: "Mi scuserò personalmente con il tifoso, andando a parlare direttamente con lui".

L’anno zero dell’Akragas è già partito, stagione low cost e tanto sacrificio: "La squadra ha bisogno di essere sostenuta - ha detto Di Napoli. Noi crediamo nel progetto, io sono venuto qua per lavorare e non per vendere fumo. Chi mi segue vede che io lavoro, credo molto nel gruppo. Io sono leale e sincero. Cazè? Viene da dieci giornate di squalifica, io non metto dentro il difensore perché stampa e tifosi suggeriscono così, io ho rispetto del gruppo. Gente come Riggio e altri, hanno dato l’anima per dieci giornate. Io voglio rispetto, perché do rispetto. Cazè è un giocatore tanto importante, ma deve riconquistare il suo posto. Ho il supporto della società, la dirigenza deve essere soltanto ringraziata, perché sta facendo dei grandi sacrifici per garantire questo spettacolo. Sono sincero, se mi dovessero chiedere di scegliere tra Lecce e Akragas, io sceglierei ancora i biancazzurri. I miei ragazzi mi ascoltano, corrono per 95 minuti e danno l’anima sempre, sceglierei ancora loro. Domenica? Ho avuto un semplice confronto. Noi siamo pronti a lottare, sempre. Contro il Matera ci giocheremo la partita, i miei ragazzi si buttano nel fuoco, hanno un’anima. Per me e per la società è importante. Abbiamo giocato contro squadre che spendono tre volte quello che abbiamo speso noi. Io rispetto la stampa, ma ho voglia di difendere i miei ragazzi. Non creiamo situazioni paradossali. La curva scontenta? Loro vogliono vincere, ma anche noi. La Reggina ha perso 6 a 2 in casa, i tifosi li hanno applauditi ed osannati. Una squadra che è stata in serie A.  E' un campionato difficile, ma dobbiamo lavorare con sinergia. Cosa dico ai ragazzi? Di essere orgogliosi di indossare la maglia dell'Akragas. E' vero hanno dei limiti e delle paure, sono giovani".

In sala stampa anche il vicepresidente Peppino Tirri: "La società ci ha dato un budget, abbiamo lavorato su quelle cifre. Abbiamo fatto tanti sacrifici e tanti sforzi. Non dobbiamo piangerci addosso, possiamo migliorarci sul piano del gioco. E' vero non ci esprimiamo benissimo, ma questo verrà dopo. A dicembre siamo retrocessi? Siamo a ottobre, siamo ottavi. La società si sta impegnando al massimo, in provincia oltre Alessi e Gavarini non ci sono altri investori disponibili. Nessuno vuole mettere a rischio le loro aziende per fare divertire i tifosi. Perchè contestare? Godiamoci l'ottavo posto. Viviamo questo momento tutti insieme. Mercato? Perchè dire tre giocatori? Possono anche essere di più. Magari stiamo già lavorando per questo. Lavoriamo tutti dalla mattina alla sera, cosa dobbiamo fare di più. Dobbiamo migliorarci attraverso umiltà e lavoro, azzeriamo le polemiche per il bene di tutti. Siamo questi, possiamo solo crescere. Rispetto a quello che abbiamo speso, va davvero alla grande. Viviamo assieme senza polemica, sono convinto che riusciremo a salvarci. Non era mai successo di avere una squadra cose giovani".

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