Fortitudo quel "marziano" di Perrin Buford è tuo, genio senza sregolatezza
Gli applausi della fidanzata, le mani alzate della mamma ed il pubblico che è ormai pazzo di lui. L'americano, ad inizio stagione era tra i più discussi
Agrigento ha perso, ma Buford in un modo o nell’altro, ha deciso di farsi sentire. Ciani, lo guarda, lo bacchetta e poi gli da una pacca in testa, una sorta di bastone e carota che a Buford ha fatto bene. Introverso, di poche parole e quasi burbero, lo statunitense gioca bene e si diverte.
Quando Buford prende palla, spesso sceglie di svelare una magia, ieri contro Reggio ha inchiodato senza pensarci due volte, portando a casa anche il ferro. Lui è così, genio e nessuna sregolatezza, ma qualche buffa abitudine. Buford, sceglie di riscaldarsi con dei pantaloncini gialli, una maglietta diversa e delle cuffie. Un colpo d’occhio, che ieri ha fatto sorridere.
Il classe ’94 non ha saltato una partita, in campo è fondamentale ed ha 34, 55 minuti di media. Dalla distanza è un cecchino quasi infallibile e da qualche tempo è anche diventato altruista. Il merito? Neanche a dirlo, di coach Franco Ciani. Testardo, a credere sempre nelle potenzialità di Perrin Buford. In Coppa Italia tutti gli occhi saranno per lui. Il patron Moncada, che tanto lo applaude, spera che Bologna lo esalti, spera anche che lui porti in alto, più in alto la Fortitudo.
