Franco Ciani "scrive" la Coppa Italia, emozioni e sensazioni della sua Fortitudo

Lunga pagina di coach Franco Ciani. Il tecnico della Fortitudo, torna con un nuovo: "Angolo del coach". Umori e sensazioni alla vigilia di una partita suggestiva. I biancazzurri affronteranno Mantova, gara valida per il quarto di finale delle "Final Eight". «Un battito di ciglia, i ritmi frenetici e le fibrillazioni emotive di questo periodo dell’anno, hanno ridotto a questo l’intervallo temporale tra l’arrivo da Siena ed il momento di ripartire per Trapani, destinazione Rimini.  "Filmati, scouting report, allenamenti… tutto era già pronto all’arrivo ad Agrigento - scrive il coach sul sito della Fortitudo -  proprio con l’intento di voltare rapidamente pagina, di impegnare la mente verso nuovi obiettivi e nuovi compiti tattici, di incanalare ogni sforzo nella conoscenza e nel conseguente inserimento di Bruno nel nostro sistema, in modo da rafforzare il tessuto connettivo della squadra, senza subire oltre misura i danni causati dalle ferite inferte dalle ultime partite».

La Fortitudo all'esame Coppa Italia: «L’idea in questa settimana è quella di mirare con decisione alle 'Final Eight' di Rimini, di metterci tutti insieme in una sorta di recipiente a tenuta stagna nel quale trovi dimora solo il pensiero di una finale nazionale di altissimo livello competitivo e tecnico, nella quale tuffarci a capofitto accompagnati dalla razionalità, sotto forma di consapevolezza del grande momento delle nostre prossime avversarie, ma anche dall’irriverente e folle visione di quaranta minuti nei quali andremo a giocarcela ad armi pari per ottenere qualche cosa che potrebbe davvero farci passare alla storia».

Ed il coach parla anche del prossimo avversario della Fortitudo: «Mantova è sicuramente oggi, insieme a Treviso, la formazione più in forma e che viene da una serie impressionante di risultati positivi, ma se avremo la forza morale per lasciare ogni valutazione relativa alla regular season fuori dal nostro barattolo ermetico, ecco che allora saremo capaci di giocare una partita secca che non ha passato e che ha futuro unicamente per chi vincerà e proseguirà il suo cammino verso la Coppa Italia, ma non l’avrà in chiave campionato. Quaranta minuti da vivere in apnea, ma con lucidità, con l’entusiasmo di una finale e senza scorie o…conservanti aggiunti. Rimini e le 'Final Eight' - scrive Ciani - sono lì nella loro teca iridescente e l’orgoglio di avere portato i colori di Agrigento per la quarta volta in cinque anni su quel prestigioso palcoscenico, vale da solo, come si suole dire, il prezzo del biglietto, ovvero lo sforzo per giocare, competere e combattere invece che tirare il fiato, leccare le ferite di quest’ultimo periodo e rigenerare cellule nervose, motivazionali e tecniche. Questo sarà un lavoro che per noi inizierà al rientro dalla Romagna, all’ennesima discesa di una scaletta di aereo, all’indomani dall’essere stati comunque protagonisti di un momento importante che altre 24 squadre osserveranno da lontano».

E sui play-off Ciani spiega: «Poi avremo un mese e mezzo nel quale preparare i play-off in una sorta di marcia di avvicinamento che comprenderà novità tecniche, il rientro di Ale e la costruzione di nuovi equilibri (per l’ennesima volta), un preciso lavoro fisico-atletico, consolidamento emotivo e morale; l’anno scorso ci ha insegnato che anche Cenerentola può sognare, ma siamo assolutamente decisi a entrare nella griglia da un piazzamento nobile e quindi ad ottenere, nel corso del famoso percorso di avvicinamento, più vittorie possibili. Quando queste righe saranno on-line noi saremo all’imbarco, con in valigia nuovi entusiasmi e nuove energie, obiettivi e sogni, trepidanti come sempre quando si parte verso qualche cosa di bello, unico, elettrizzante, come sempre quando si decide di partire verso il futuro».