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Akragas, dopo Coppa Italia: «Condanna per insulti a Trapani e a trapanesi»

La precisazione e le scuse sono state rese pubbliche dopo recenti atteggiamenti "antisportivi" posti in essere in occasione della recente gara di Coppa Italia, disputata il 18 agosto scorso

La società Akragas, la squadra e lo staff tecnico hanno diramato una nota in cui «ringraziano il Trapani Calcio, il presidente Morace e la città di Trapani per l’ospitalità e l’accoglienza ricevute in occasione della recente partita disputata con la Vigor Lamezia. Di contro stigmatizzano e censurano tutti quei comportamenti tenuti, in tale occasione, da alcuni pseudo tifosi».

La precisazione e le scuse sono state rese pubbliche dopo recenti atteggiamenti "antisportivi" posti in essere in occasione della recente gara di Coppa Italia, disputata il 18 agosto scorso.

«L’Akragas fonda la sua attività su irrinunciabili valori quali la sportività, la solidarietà, il rispetto degli altri e delle regole - si legge ancora -. I tanti sacrifici, personali ed economici, che vengono fatti quotidianamente da tutti non possono essere vanificati e mortificati da comportamenti non condivisibili. Tutto ciò che si pone in contrasto con tali principi non è conforme al modello Akragas ed al suo modo di intendere e fare sport».
 

«Come più volte dichiarato, - ha aggiunto Marcello Giavarini, presidente onorario - ho aderito all’ Akragas calcio per quello che è il suo blasone e per l’elevato senso di sportività sempre dimostrato. Vedere uno stadio intero che applaude la squadra avversaria che ha appena vinto lo spareggio promozione dimostra e conferma tutto ciò. Abbiamo allestito una squadra importante che ci auguriamo possa regalarci gioie e soddisfazioni, ma non posso fare a meno di manifestare il mio disappunto e la mia contrarietà per quanto successo a Trapani».

«Ribadisco che l’Akragas ha progetti importanti ed ambiziosi che passano però attraverso principi, valori ed iniziative irrinunciabili - ha concluso Giavarini -. Il nostro stadio, nel quale speriamo di giocare sin da subito, dovrà essere un “tempio” biancoazzurro frequentato da bambini e famiglie, oltre che dai nostri tifosi e per cui ogni squadra avversaria, ed i loro supporters, dovranno avere il piacere e l’onore di venirvi a giocare».

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