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Il derby della vita, al "Massimino" gli etnei invocano l'Akragas

L'Akragas arriverà al "Massimino" stadio in cui Legrottaglie, Capuano e Almiròn hanno battuto ogni record, casa loro per novanta minuti diventerà un campo ostile

Se a Catania "urlano" la partita della vita, ad Agrigento il derby non è da meno. L'Akragas in coppa ha battuto la squadra di Pancaro, ma al "Massimino" sarà tutta un'altra storia. Il pareggio contro la Lupa Castelli Romani non ha lasciato soddisfatto mister Nicola Legrottaglie. La sua squadra di Agrigento ha giocate bene ma ha sprecato tanto: "Abbiamo avuto un calo di concetrazione. Il calcio non devo spiegarlo io, ma si sa: al gol sbagliato spesso arriva il gol subito".

Nicola Legrottaglie chiede impegno e concentrazione, contro il Catania serve la partita perfetta. Gli etnei sono pronti a giocarsi i novanta minuti della vita, contro la Juve Stabia la beffa è arrivata a tempo quasi scaduto.

L'Akragas arriverà al "Massimino" stadio in cui Legrottaglie, Capuano e Almiròn hanno battuto ogni record, casa loro per novanta minuti diventerà un campo ostile.

L'attuale tecnico dell'Akragas è pronto a sedersi su quella panchina, lì dove ha fatto le fortune da giocatore oggi sarà l'allenatore rivale. Ed è proprio lui a riprendere Andrea Scrugli, autore del fallo che ha poi provocato il rigore e quindi il pareggio: "Il difensore in area di rigore non deve allungare la gamba, il fallo non so se c'era o meno, ma su certe situazioni siamo poco intelligenti". 

 
 

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