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Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio

Stadio Bordonaro, il Canicattì tuona: "Situazione non più accettabile, pronti a consegnare la squadra al Comune"

La società biancorossa ha espresso la sua costernazione per le difficoltà logistiche date dall'impossibilità di poter usufruire dell'impianto cittadino: "Abbiamo lanciato un appello ma fino ad ora sono arrivate solo parole, se entro dicembre 2022 non si passa ai fatti ci tiriamo indietro"

E' un segnale decisamente forte quello mandato dal Canicattì in merito alla situazione legata allo stadio Carlotta Bordonaro, da ormai tanto tempo in attesa di lavori di restyling che non sono arrivati. La società biancorossa, che quest'anno disputerà la Serie D all'Esseneto e attualmente costretta ad allenarsi a Ravanusa (dove ha giocato quasi tutta la scorsa stagione) ha voluto esprimere dalla propria pagina Facebook la sua costernazione per lo scenario attuale e le difficoltà logistiche che ne derivano, ponendo di fatto un ultimatum all'amministrazione: "Situazione non più accettabile, pronti a consegnare la squadra al Comune entro dicembre 2022 se non si fa qualcosa".

"Noi amiamo Canicattì e non ci siamo mai tirati indietro, in nessuna occasione - si legge nel post -ma adesso siamo stanchi. Mesi addietro avevamo lanciato un appello accorato, alle istituzioni responsabili e competenti, affinché venissero rimarcate con il giusto risalto le gravi condizioni di disagio logistico cui la squadra di calcio del Canicattì è costretta a sobbarcarsi ogni giorno. Non è più accettabile per una compagine che milita nel campionato nazionale dilettanti e con una importante tifoseria al seguito  - non poter contare su uno stadio adeguato nella propria città, essendo costretti giornalmente a spostarsi a Ravanusa per gli allenamenti e la domenica costringere innumerevoli persone a spostarsi ad Agrigento per seguire la propria squadra di calcio". 

"O allo sport si crede come vettore di crescita di aggregazione e si investe sulle infrastrutture necessarie a poterlo praticare con serenità ed in modo adeguato - prosegue -o sarebbe meglio smetterla di parlare ai nostri giovani di quanto sia importante praticare attività sportiva e crescere all'insegna dei colori dello sport. Tali dichiarazioni, se non supportate da fatti concreti, rappresentano solamente manifestazioni di autentica disonestà intellettuale e noi non ci stiamo più. Per cui con molto dispiacere, nel caso in cui entro dicembre 2022 le parole fin qui espresse non diventassero fatti - si conclude il post - saremmo costretti a consegnare la squadra in mano al Comune di Canicattì con tutte le conseguenze del caso. Ci auguriamo che ciò non succeda, perché come detto in apertura, noi amiamo questa città, questa squadra e questi colori, ma siamo veramente stanchi".

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