Sciacca pronto al debutto casalingo contro Casteldaccia, Brucculeri: "Importante rientrare al Gurrera"
L'allenatore neroverde traccia la via in vista della sfida col Casteldaccia: "Giocheremo a calcio come sempre, non dobbiamo far prendere coraggio agli avversari"
Dopo il passaggio del turno di Coppa Italia contro il Castellammare lo Sciacca si prepara al debutto casalingo in campionato contro l'arrembante neopromossa Casteldaccia, fresca di vittoria sulla Nissa. Il tecnico neroverde Totò Brucculeri ha espresso le sue considerazioni alla vigilia del match parlando anche del mercato della squadra.
In prima battuta il tecnico gelese ha parlato dell'importanza di giocare in casa e del tipo di partita che c'è da aspettarsi da parte della sua squadra: "Intanto rientrare al Gurrera è importante - ha affermato - ci sono ragazzi che sanno benissimo l'impatto dello stadio coi tifosi, soprattutto quelli locali. Qualche altro debuttante potrebbe avere l'emozione nel vedere tutta la gente: spero che non sia deleterio sotto l'aspetto mentale ma sono sicuro di fargli capire cosa significhi giocare qui. Lo Sciacca giocherà a calcio come sempre. Non bisogna spiegare né moduli né concetti: bisogna avere una predisposizione da parte dei giocatori in campo che sanno cosa devono fare".
In merito alla rosa a disposizione l'allenatore dell'Unitas si è così espresso: "Gli allenatori non sono mai soddisfatti degli organici - ha spiegato - perché sperano sempre che arrivi qualcosa di importante però ho un gruppo già dal 25 di luglio che sta lavorando e che merita spazio e soddisfazioni. Stanno lavorando e si applicano alla grande, non ho nulla da chiedere: la società sa benissimo se deve rinforzare la squadra su quali orizzonti muoversi. Non è comunque necessario parlare sempre di rimpolpare la squadra: la squadra è quella che ha vinto a Gela, passato il turno a Castellammare e che continuerà a fare bene".
Brucculeri ha infine parlato dell'avversario e di cosa sarà necessario fare per batterlo: "Queste sono le squadre che giocano con la mente sgombra - ha concluso - tutte le partite hanno una motivazione diversa: noi dobbiamo fare una cosa, non farli prendere di coraggio. Se la squadra riesce a imporsi subito senza incoraggiare l'avversario sono sicuro che potremo fare grandi cose".