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L'Akragas perde di misura il derby contro lo Sciacca, Deni: "Vista squadra imbarazzante"

I neroverdi si impongono al Gurrera grazie alla rete di testa dell'ex Santangelo al termine di una partita tirata. Il presidente critica senza mezzi termini i suoi pur mostrandosi fiducioso: "I nuovi arrivi cambieranno il volto dell'Akragas". Anastasi: "Mi prendo le mie responsabilità, nessun alibi, gli obiettivi restano uguali"

Pomeriggio quanto mai amaro per l'Akragas il cui ritorno in campo nel girone A di Eccellenza si è concluso con un passo falso: lo Sciacca ha infatti vinto per 1-0 al termine di una partita tirata. Una sconfitta che costa caro ai biancazzurri scivolati al terzo posto a sei lunghezze dal Canicattì vincente a Marsala.

Decisivo il colpo di testa dell'ex attaccante biancazzurro Santangelo a metà della ripresa. La partita è stata povera di emozioni. Solo due tiri nello specchio della porta, uno per parte. L'Akragas ha giocato al di sotto delle proprie potenzialità. Sul punteggio di zero e zero, e poco prima di subire il gol, la squadra di mister Giuseppe Anastasi ha sfiorato il vantaggio con Leonardi. Il portiere D'Amico ha salvato lo Sciacca. Il presidente dell'Akragas Giuseppe Deni, presente allo stadio Gurrera di Sciacca, a fine partita ha dichiarato: "Ho visto una squadra imbarazzante. Sono certo che i nuovi arrivi, che saranno disponibili a partire dal prossimo incontro, cambieranno decisamente il volto dell'Akragas".

Anastasi: "Lo Sciacca ha meritato, non mi preoccupa il distacco dal Canicattì"

L'allenatore biancazzurro Giuseppe Anastasi a fine partita ha espresso le sue considerazioni sul match: "Secondo me lo Sciacca ha vinto con merito e gliene va dato atto - ha affermato -le due squadre si sono affrontate a viso aperto lottando ma senza parate importanti. Noi abbiamo avuto un’occasione ed è stato bravo il loro portiere, loro hanno avuto un tiro e hanno segnato. Bisogna dare atto allo Sciacca di aver vinto, non possiamo nasconderci dietro un dito. Dei nuovi acquisti in campo c’era un solo giocatore, io avevo fiducia in chi era in campo. Purtroppo per un motivo o per un altro per ora le cose non stanno andando nel verso giusto, ne prendiamo atto e sappiamo che dobbiamo lavorare più di prima”.

Il tecnico biancazzurro in tal senso non cerca alibi di nessun tipo: "Ovviamente il campionato era già falsato nel momento in cui una squadra deve recuperare 5-6 partite, questo non deve essere un alibi ma a domanda specifica sul campionato rispondo dicendo che in questo momento  è un campionato non all’altezza. Sulla creazione del gioco oggi c’era una partita diversa. Intanto questo è un campo di patate e non da calcio  ma non è un alibi perché in questo campo giocavano anche lo Sciacca. Oggi la squadra non ha creato e mene assumo le responsabilità: abbiamo creato un solo tiro come glia avversari. Noi non siamo l’ammazzacampionato, cosa che ripeterò sempre, siamo partiti in ritardo: questo è un campionato difficile che se lo giocheranno tutti fino alla fine".

Anastasi ha infine spiegato di non essere preoccupato di perdere la scia del Canicattì, portatosi a più 6: "Io non penso a recuperare i punti, penso a lavorare e che il lavoro paghi sempre. Ho fiducia e la avrò sempre nella mia squadra, naturalmente c’è qualcosa da sistemare ma i sei punti di distacco non mi fanno paura anche se è un distacco cospicuo. Non siamo l’ammazzacampionato ripeto. Anche io mi aspettavo qualcosa in più dalla squadra ma questo è un campionato un po’ anomalo.

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