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Kamarat, l'analisi di mister Bellomo: "Esprimiamo un bel gioco, la classifica è bugiarda. Ci manca una punta"

L'allenatore del club biancazzurro parla dell'inizio di stagione in chiaroscuro della sua squadra: "Siamo stati penalizzati dagli infortuni ma questo gruppo lavora bene, con un po' di fortuna possiamo arrivare in alto". Sulla sosta: "Spero di recuperare più giocatori possibili, nel frattempo ci alleniamo su nuove soluzioni offensive"

Alla sosta del campionato di Promozione il Kamarat arriva al tredicesimo posto del girone A, appena fuori dalla zona play-out con sette punti in sette partite frutto di una vittoria, quattro pareggi e due sconfitte. I biancazzurri pur rendendosi protagonisti di buone prestazioni in campo non sono riusciti a trovare il guizzo giusto per portare spesso a casa i tre punti.  L’allenatore del Kamarat Mimmo Bellomo, uno dei tecnici più navigati del calcio siciliano, appare comunque fiducioso in vista del futuro.

Il tecnico biancazzurro ha analizzato l’inizio di stagione della squadra, spiegando nel dettaglio qual è il limite  dell’organico a disposizione: “La premessa è che la classifica non è veritiera - afferma ad AgrigentoNotizie -non rispecchia assolutamente la manovra qualità del lavoro della squadra. Il Kamarat esprime un gioco piacevole, che ha un atteggiamento ben preciso che rispecchia un’idea di calcio e che lavora sotto una metodologia precisa che ho portato. Sin dall’inizio della stagione siamo andati alla ricerca di un attaccante che possa supportare la manovra e fare la differenza negli ultimi diciotto metri. Lo avevamo preso, ed era quello che corrispondeva alle caratteristiche che cercavamo ma alla fine il ragazzo ha fatto una scelta di vita differente. Siamo andati alla ricerca di altro ma i due-tre attaccanti coerenti coi nostri desideri non erano più disponibili. La squadra è orfana di un terminale offensiva che traduca la gran mole di lavoro che la squadra mette in campo ogni domenica, tolta la prestazione di Alcamo”.

L’allenatore del Kamarat ha poi spiegato come le defezioni abbiano condizionato parecchio l’inizio di stagione: “In questa fase ci sta mancando Cosimo Panepinto, che aveva iniziato benissimo la stagone, tantoché aveva segnato tre gol all’inizio: purtroppo ha problemi alla schiena e quindi al momento è fermo, speriamo di riaverlo con noi. In virtù di ciò abbiamo pensato di prendere un giocatore di quel livello e con quell’esperienza, visto che siamo una squadra giovane. Abbiamo preso Mariano Cordaro, un giocatore di talento assoluto che fa cose straordinarie: in pochissimo tempo si è messo a disposizione entrando nei meccanismi della squadra come se fosse con noi dal primo giorno. In generale abbiamo avuto sempre problemi di infortuni: Zaccone e fuori, poi Panepinto e Zabbia che si è fatto male, senza contare le altre defezioni per ragioni lavorative che capitano ciclicamente. Ogni domenica il Kamarat ha 5-6 giocatori indisponibili: basti pensare che non abbiamo mai schierato per due partite la stessa formazione. Nonostante ciò, e qui faccio un plauso alla squadra, mantiene lo stesso atteggiamento e produzione di gioco”.

Bellomo ha poi espresso le sue considerazioni sul girone A di Promozione, mostrandosi fiducioso in merito ad una risalita in classifica: “Spero che la dea bendata si cominci a ricordare di noi: se la ruota gira il Kamarat per come gioca potrà attaccare almeno la quinta posizione. Questo è un campionato livellato in alto con squadre che potrebbero duellare benissimo con squadre di Eccellenza di media levatura. Il Resuttana penso possa fare un campionato a sé perché ha almeno due giocatori per ruolo di livello alto. Poi c’è il Gangi, squadra di valore assoluto che ha pareggiato con noi perché siamo stati bravi noi andando anche vicini a vincerla e che ha giocatori importanti come Alosi che è il fulcro. Poi occhio a questo Lascari, ottima squadra con ottimo organico e allenata bene: per me non è una sorpresa e anche le squadre trapanesi che sono un osso duro”.

Bellomo ha infine parlato dell’ultima uscita a Fulgatore e prospettive future della squadra: “In queste due settimane -spiega -si spera di recuperare qualche infortunato: a Fulgatore abbiamo perso Cancemi prima della partita e Ciminato dopo dieci minuti. Ho dovuto convincere, il che è una nota lieta, a rimettere gli scarpini al mio primo collaboratore Enrico Maniscalco, che è sceso in campo: penso che ormai debba considerare l’idea di farlo sempre anche perché è ancora un giocatore importante che guida magistralmente il reparto e ha ancora corsa ed entusiasmo. Lavoreremo su questa nuova conformazione di centrocampo che abbiamo provato in allenamento e messo in atto a Fulgatore dove abbiamo giocato una delle partite migliori di queste stagione facendo la partita mentre loro si chiudevano in contropiede. Lavorerò soprattutto sul reparto avanzato -conclude -per cercare nuove soluzioni di finalizzazione: non lesinerò lavoro e idee che non mi mancano visto che sono sempre in continuo aggiornamento, cosa che dovrebbero fare tutti i tecnici. Non ho motivo di mettere ansia prestazionale al gruppo: sanno cosa devono fare e fanno sempre il loro dovere. Lavoriamo con grande entusiasmo perché noi ci divertiamo: l’atteggiamento della squadra è giusto, facciamo sempre la partita e non lasciamo mai il pallino del gioco all’avversario”.

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