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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio

L'Akragas perde il treno per la D a Martina Franca, Terranova: "Squadra impaurita, mi assumo le mie responsabilità"

L'allenatore mazarese dopo la sconfitta per 4-0 al Tursi: "Gli avversari sono stati superiori in tutto, dovevamo essere perfetti e non lo siamo stati"

Alla fine resta soprattutto l'amarezza per un verdetto maturato in modo pesante. L'Akragas vede sfumare la promozione in Serie D a lungo inseguita e sognata proprio nell'ultimo miglio arrendendosi al Martina Franca dopo un 4-0 che esprime (al di là della superiorità tecnica dei pugliesi) soprattutto la fragilità mentale nel momento decisivo. Mister Nicola Terranova a fine partita ha analizzato la storia del match senza nascondere la delusione per il risultato.

In prima battuta l'allenatore mazarese ha dato la sua chiave di lettura in merito alla partita e al risultato: "Onestamente trovare le parole oggi dopo una sconfitta del genere non è semplice - ha esordito - E' chiaro che ci sono tante responsabilità nostre e in primis mie ma onestamente sapevo sin dall'inizio quando abbiamo beccato il Martina che era un avversario di gran livello. Se poi concedi questi errori che abbiamo concesso tra andata e ritorno a una squadra del genere diventa tutto duro. Già l'inizio è stato timoroso: ho visto la squadra impaurita e tanti giocatori in difficoltà. La settimana è stata difficile: Maiorano è stato male a inizio settimana, stessa cosa Ferrigno, non sono alibi ma è chiaro che quando concedi l'aspetto fisico a una squadra del genere paghi, oggi onestamente ho visto meglio gli avversari, erano più brillanti, sono stati superiori in tutto".

Terranova ha voluto comunque sottolineare i meriti della squadra in questo percorso finito con un finale amaro, spiegando cosa sia mancato oggi: "I complimenti li faccio io alla squadra - ha affermato - che da quando ci sono io ha perso solo oggi, in campionato ha subito nella mia gestione solo tre gol anche se gli avversari non erano di questo livello. Già superare il primo turno con l'Isernia onestamente è stata una quasi impresa: l'avversario era difficile e per avere ragione di questo dovevi essere perfetto. Noi non lo siamo stati".

L'allenatore biancazzurro si è poi espresso sul dislivello tecnico tra le realtà pugliesi e siciliane senza però volerlo prendere come parametro: "E' la seconda volta che mi capita di uscire con una pugliese - ha spiegato - mi è successo col Mazara in una semifinale col Nardò e oggi è successo lo stesso. Il livello del campionato pugliese è superiore un po' a tutti i campionati di Eccellenza anche perché ci sono investimenti importanti da parte di società gloriose che vengono da fallimenti come il Martina. Faccio però fatica a pensare a questo: la delusuione è tanta perché avevamo molte aspettative, pensavamo di giocarcela in maniera diversa. Dobbiamo cercare di capire che questa è una squadra giovane, che rispetto agli avversari può crescere: forse oggi ci è venuto a mancare il temperamento di una grande squadra".

In conclusione il tecnico si è rivolto ai tifosi prendendosi le responsabilità di quanto è successo a Martina: "A loro mi sento di dire che pur di vedere l'Akragas in D avrei rinunciato a qualcosa di importante: mi dispiace soprattutto per loro, per la società, per i giocatori che ci hanno messo l'anima. Ai ragazzi non mi sento di dire nulla, mi assumo le responsabilità di oggi perché è giusto che sia così. Non sono stati quindici giorni per noi lineari, abbiamo avuto tante difficoltà, anche nella partita di andata, lo stesso Maiorano ha avuto un risentimento. Sono cose che magari si nascondono ma è giusto fare i conti con queste situazioni".

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