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Kamarat fermato in casa dal fanalino di coda Castelbuono, Bellomo: "Ci siamo suicidati ancora non chiudendo la gara"

Al Di Marco i biancazzurri passano in vantaggio due volte grazie a Cordaro e al neo-acquisto Desi, autore di una splendida punizione, ma in entrambi i casi vengono recuperati. Il tecnico: "C'è un problema nella testa dobbiamo lavorare per risolverlo"

Pomeriggio più amaro che dolce per il Kamarat che al rientro in campo dopo la sosta non riesce a ritrovare la vittoria venendo fermata in casa dal fanalino di coda del Girone A di Promozione Supergiovane Castelbuono. Al Vito Di Marco la squadra di mister Bellomo si porta in vantaggio nel primo tempo con Mariano Cordaro, venendo agguantata poco dopo da Di Salvo.

Nella ripresa il neo-acquisto Cristian Desi riporta i biancazzurri in vantaggio con una splendida punizione da posizione defilata ma alla fine Castelbuono riesce a trovare il pareggio grazie al gol dell’allenatore-giocatore Marandano, che di testa sugli sviluppi di un corner fissa il risultato sul 2-2 finale. Il Kamarat in virtù della sconfitta del Partinicaudace a Casteldaccia guadagna due punti sulla zona playout salendo a quota otto.

Il tecnico del Kamarat ha espresso alla fine le sue considerazioni sul match, mostrandosi amareggiato per la rimonta subita: “La ripresa la immaginavamo diversa - ha affermato mister Bellomo ad AgrigentoNotizie - la volevamo con un risultato vincente, visto quello che avevamo seminato prima lo avremo meritato. La partita di ieri è stata l’emblema del cammino non proprio facile che portiamo avanti. L’ennesima partita in cui abbiamo commesso l’ennesimo suicidio: in vantaggio per ben due volte abbiamo avuto l’occasione di chiudere la partita senza capitalizzarle. Poi nel calcio nascono quelle situazioni che portano le partite a prendere delle direzioni improbabili. A questo punto penso sia un problema di testa, ogni volta che andiamo in vantaggio c’è un calo prestazionale e di concentrazione tangibile”.

Bellomo spiega che adesso il lavoro sarà concentrato anche sulla risoluzione dei problemi di tenuta mentale della squadra: “Dovrò fare un esame profondo di ciò - conclude - coi ragazzi che sicuramente tutti insieme ci dobbiamo rendere conto che bisogna migliorare in maniera concreta questo aspetto prima di ritrovarci in situazioni che per quello che si dà il campo non ci appartengono. Peccato perché potevamo iniziare un certo tipo percorso e di lavoro più propedeutico per quello che sarà il prossimo futuro dove dobbiamo dare più concretezza, compiere meno errori e far sì che i pareggi si tramutino in vittorie”.

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