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Ciancimino, il veterano difensivo dello Sciacca: "Giocare qui è qualcosa di unico, ad Enna vogliamo fare la prestazione"

Lo stopper, 34 anni compiuti da poco, è diventato il baluardo della retroguardia neroverde dopo uno stop di due anni tra infortuni e campionati non disputati: "Cerco di essere un riferimento per i compagni, per un saccense come me vedere lo stadio pieno è un'emozione"

Girolamo Ciancimino è uno dei giocatori più rappresentativi dello Sciacca, un bel mix tra prospetti argentini molto interessanti e i calciatori più talentuosi originari del paese. Saccense doc, Ciancimino, 34 anni compiuti da tre giorni, in questa stagione è tornato a giocare in pianta stabile dopo due anni condizionati dalla pandemia e da un grave infortunio, componendo un tandem ben assortito con l’argentino Salvucci. Veterano dell’Eccellenza, il difensore centrale sta dando un contributo importante alla squadra in questa stagione di rilancio.

In prima battuta Ciancimino analizza il suo percorso in neroverde cominciato due stagioni fa: “Io a Sciacca non avevo mai giocato - afferma ad AgrigentoNotizie -sono arrivato in squadra a 32 anni dopo aver girato quasi tutta la Sicilia. Nell’estate del 2019 è arrivata l’offerta della società che aveva appena vinto il campionato di Prima Categoria ed era in Promozione: avevo il desiderio di tornare a casa visto che per altro vivevo a Ribera. La stagione è andata bene ma io mi sono rotto il crociato e quindi l’ho vissuta più ai margini cercando di aiutare mister Piazza ma giocando poco. Sono rientrato a pieno regime solo quest’anno, visto l’infortunio e la pandemia: il fisico sta reggendo anche se a 34 anni ammetto che è dura. Cerco di essere un riferimento sempre per i miei compagni che vedono in me una figura d’esperienza”.

Lo stopper neroverde spiega poi cosa significhi per lui giocare per lo Sciacca: “Dopo aver cambiato tante squadre giocare per la squadra del proprio paese -spiega - con la tribuna piena di tifosi è qualcosa di unico: non mi era mai capitato nelle altre esperienze di vedere gli spalti con 3-4 mila persone in un campionato di Promozione o Eccellenza. È bellissimo vedere così tanti tifosi, perlopiù per un saccense come me: si respira un’aria bellissima, è un’emozione forte. Questa è una piazza che ha tanta fame di calcio”.

Ciancimino parla successivamente del cammino compiuto dalla squadra in questa stagione: “Dopo il girone d’andata - spiega - penso di poter dire con certezza che abbiamo giocato alla pari contro tutte le squadre. Abbiamo perso qualche punto pareggiando sfide contro Marsala, Monreale, Cus, ci mancano questi punti ma al di là di questo credo che con un pizzico di fortuna in più potevamo ambire ad una posizione più in alto nella classifica".

In merito al livello del campionato di Eccellenza il difensore si esprime così: “Il primo campionato di Eccellenza l’ho fatto tra il 2004 e il 2005 -dice - e il livello era molto alto: oggi il livello non è quello di allora ma resta comunque alto, soprattutto quest’anno. In questo campionato ci sono tante squadre ma nessuna ammazza-campionato: tutte possono vincere con tutte e perdere contro tutte. Noi siamo partiti essendo una neopromossa: abbiamo una dirigenza molto forte, solida, affiatata che si è approcciata alla prima volta con questa categoria nuova. Quest’anno è servito a tutti, dirigenti e giocatori, per imparare e migliorarci per il futuro per fare cose importanti negli anni successivi”.

Ciancimino parla poi della vittoria nel derby di domenica scorsa al Gurrera contro l’Akragas, nella quarta partita giocata in questa stagione contro i biancazzurri: “All’andata in campionato eravamo andati sotto - ricorda - l’avevamo pareggiata e poi abbiamo preso due ripartenze su due calci d’angolo subendo due gol: abbiamo perso 3-1 ma meritavamo qualcosa in più. In Coppa Italia mister Geraldi allora fece un po’ di turnover: all’andata abbiamo pareggiato 0-0, al ritorno eravamo passati in vantaggio ma hanno ribaltato la partita con due calci piazzati. Alla quarta partita siamo riusciti a batterli e considerando il blasone e le ambizioni dell’Akragas è stata una grande soddisfazione, specie pensando che loro erano convinti di venire a Sciacca e di poter fare i tre punti pieni”.

In conclusione il difensore neroverde parla del prossimo impegno dello Sciacca che andrà a sfidare il quotato Enna, adesso guidato da mister Strano: “L’Enna all’andata mi ha fatto un’ottima impressione -conclude -  sono stati condizionati dal focolaio Covid che li ha costretti a recuperare le partite poi. Adesso gli manca qualche punto che possono recuperare. Penso che sia una grande squadra con elementi che conoscono questi campionati come De Luca, Caronia ma anche gli altri giocatori. Noi andremo lì per fare la prestazione, poi come finirà  lo dirà il campo e dipenderà dagli episodi. Noi fuori casa abbiamo giocato spesso molto meglio che in casa perché purtroppo il nostro terreno di gioco non ci aiuta ad esprimerci al meglio".

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