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Marchica, l’esterno tuttofare della Pro Favara: “Se continuiamo così possiamo arrivare lontano”

Il terzino classe 2000 è giunto alla sua quinta stagione in gialloblù: “Sono arrivato qui bambino, la dirigenza è come una famiglia, questo è un gruppo affiatato in cui siamo tutti potenzialmente titolari”. Sulle prossime sfide: “Derby contro Casteltermini come una finale ma la testa adesso è tutta a Mazara”.

Tra i volti di una Pro Favara sempre più in ascesa nel Girone A di Eccellenza c’è Giuseppe Marchica, un veterano della squadra gialloblù nonostante abbia solamente 21 anni. Esterno tuttofare impiegato prevalentemente da terzino, Marchica è una delle certezze della squadra di Tudisco, reduce dal pari nel derby contro l’Akragas, che vuole continuare a stupire.

Marchica è arrivato alla Pro nel 2017, giocandovi quasi ininterrottamente al netto di una breve parentesi con l’Atletico Favara: “Per me la Pro Favara ormai è come casa - racconta ad AgrigentoNotizie - sono arrivato qui nel 2017 che ero praticamente un bambino e sono cresciuto con questa maglia: per me la dirigenza ormai è come una famiglia e vale anche per la squadra. Abbiamo un gruppo fantastico e penso che in questa rosa siano tutti titolari, essendoci tanti ragazzi validi. Siamo affiatati e vogliamo fare bene in questo campionato”.

Giocatore molto duttile, Marchica negli anni si è disimpegnato prevalentemente come terzino, ruolo che ricopre tutt’ora nello scacchiere di mister Tudisco, adattandosi all’occorrenza a ricoprire altre posizioni. Una circostanza che per lui è più che ben accetta: “Io nasco come esterno di centrocampo - spiega - poi al primo anno di Pro Favara ho cominciato la mia trasformazione in terzino destro, ruolo in cui gioco da anni e nel quale mi trovo bene ho ormai preso le misure, è il mio ruolo naturale posso giocare anche a sinistra. L’importante in ogni caso è giocare ed essere utile alla squadra e fare dunque quello che ti chiede il mister: domenica contro l’Akragas ho giocato a centrocampo e non ho problemi a giocare anche un po’ più avanti. In estate ho anche iniziato da mezzala perché il tecnico di allora me lo aveva chiesto. Il mio dovere è fare sempre quello che chiede il tecnico e dare il massimo in allenamento come in partita. A prescindere dal ruolo giocare è sempre bello”.

L’esterno gialloblù analizza poi il percorso stagionale della squadra esprimendo riconoscenza anche a chi c’era prima del nuovo corso di mister Tudisco, del quale sottolinea i grandi meriti: “L’inizio è stato altalenante - dice -anche se siamo passati in Coppa Italia contro una squadra forte come Canicattì, quando c’era mister Pensabene che ci ha insegnato tante cose buone, prima che decidesse di dimettersi anche se lo stimavamo: purtroppo il calcio è così. Poi siamo stati con Totò Cocuzza, che va ringraziato anche lui perché ha fatto uscire il vero spirito di questa squadra, la grinta che non riuscivamo a trovare. Poi è arrivato Mister Tudisco, la persona perfetta per valorizzare le nostre capacità: è riuscito a connetterci insieme e a farci giocare bene. Il nostro obiettivo è fare bene e divertirci, poi partita dopo partita andiamo avanti fino a quando tireremo le somme e vedremo dove saremo ma intanto vogliamo continuare così”.

Marchica ha anche espresso le sue considerazioni sul girone A di Eccellenza: “In questo campionato sono tutte squadre forti -sottolinea - non ricordo negli anni passati un’Eccellenza con tante squadre di questo livello. Inoltre, non mancano le sorprese: è un torneo equilibrato. Se noi continuiamo a giocare così possiamo puntare a qualcosa che non ci aspettavamo: se riusciamo a fare come stiamo facendo adesso potremmo pure assestarci in alta classifica ma intanto continuiamo per la nostra strada”.

In chiusura il terzino gialloblù esprime le sue considerazioni sui prossimi impegni della squadra, impegnata prima nel ritorno di Coppa Italia contro il Mazara (l’andata al Bruccoleri è finita 1-0 per i trapanesi) e poi in un altro derby contro il Casteltermini, a chiusura del girone: “Noi siamo pronti a tutto - conclude -domani ci aspetta la Coppa Italia preparata con un’ottima rifinitura. Come ho detto in squadra è come se fossimo tutti titolari: in allenamento tutti si impegnano e quindi chiunque può dare tanto alla squadra; quindi, parlare nel caso di turnover ha il senso che ha. La finale per noi è Casteltermini, perché vogliamo chiudere bene l’anno prima della sosta ma intanto la testa è a domani: vogliamo fare una grande partita contro il Mazara, giocarcela e vincere”.

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