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Pro Favara, parla l'attaccante Davide Carioto: "Delusi per l'inizio di stagione, vogliamo ripagare la fiducia della società"

La punta palermitana ha analizzato le prime due sconfitte: "Contro il Castellammare buttato un tempo, Enna brucia perché abbiamo giocato alla pari". Sul campionato: "Girone difficile ma noi siamo competitivi"

Dopo l’esperienza dell’anno scorso, in un campionato condizionato profondamente dal Covid, il centravanti palermitano Davide Carioto è tornato a indossare la maglia gialloblù del Pro Favara. Già campione d’Italia con la Primavera del Palermo nel 2008/2009 Carioto è uno degli attaccanti del torneo che conosce maggiormente l’Eccellenza, categoria nella quale ha giocato tantissime partite vincendo anche il titolo con la casacca del Paternò. In questa intervista la punta gialloblù racconta i suoi obiettivi e le sue sensazioni in merito all’inizio di stagione.

Carioto ha spiegato le ragioni che lo hanno portato al ritorno in gialloblù, spendendo parole di gratitudine per la società: “Io sono arrivato qui da Paternò l’anno scorso -racconta Carioto ad AgrigentoNotizie - quando ho avuto il Covid la dirigenza mi è stata sempre vicina sotto tutti i profili. Quando c’è stata la ripartenza del campionato la squadra non ha preso parte al mini-campionato e quindi sono stato per due mesi a Misilmeri. Io poi ho dato la parola che sarei tornato: l’ho detto e l’ho fatto senza problemi. Qui abbiamo una dirigenza di brave persone che non ci fa veramente mancare niente. Per questo siamo molto amareggiati per questi primi risultati negativi: ci sentiamo in debito con la società”.

La punta gialloblù ha poi espresso le sue considerazioni in merito al livello del campionato: “Io ho sempre giocato nel girone B che tradizionalmente è sempre stato quello più tecnico -spiega - ma quest’anno le cose sono diverse e il girone A è effettivamente una sorta di D-2 con tantissime squadre blasonate. Può succedere veramente di tutto e non sono da escludere le sorprese. Ci sono piazze che hanno una tradizione e un blasone e tra queste ci siamo noi del Pro Favara. Noi dalla nostra abbiamo un allenatore che vive di calcio 24 ore su 24 ore e che cura ogni dettaglio che ama lavorare coi giovani e li segue sempre. Sarà un campionato livellato: noi abbiamo una squadra molto competitiva ma dobbiamo trovare la chiave giusta per ripartire dopo questo inizio”.

Carioto ha poi analizzato le prime due partite della stagione che in entrambi i casi hanno visto perdere il Pro Favara: “A noi in realtà ci ha fatto molto più male la sconfitta contro l’Enna. Contro il Castellammare siamo consapevoli di aver regalato un tempo. Loro hanno segnato due gol e la partita si è messa in salita per noi: il Castellammare poi si è chiuso facendo di tutto per difendere il risultato. Contro l’Enna se io o Morris fossimo riusciti a segnare avremmo parlato di un’altra partita: non si è vista una differenza grande tra noi e loro visto che li abbiamo messi in difficoltà. Resta dunque una grande amarezza perché non è arrivato un risultato che era alla nostra portata”.

La punta gialloblù ha infine parlato del prossimo impegno del pro Favara, in programma fuori casa al Gurrera contro lo Sciacca: “Parliamo sicuramente una squadra temibile -conclude Carioto -conosco il loro allenatore Giuseppe Geraldi, che è stato il mio capitano a Raffadali e che ha una storia calcistica importante: so che professionista è e quanto bravo sia a lavorare con la squadra e con i giovani. Inoltre, andiamo a giocare in uno dei campi più difficili del campionato dove c’è sempre una risposta di pubblico importante. Sarà un match difficile e combattuto”.

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