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Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio

Canicattì, il vice-presidente Giacchetto a tutto campo: "Nostro percorso importante, nessuna novità sullo stadio"

Il dirigente biancorosso analizza le prospettive della squadra: "Orgogliosi di vedere i risultati ottenuti da un tecnico nel quale crediamo fermamente, nel girone di ritorno dobbiamo pensare sempre partita per partita senza accontentarci". Sullo slittamento della ripresa: "Giusto farlo adesso vista la situazione dei contagi per poi ripartire senza problemi dopo"

Con il pareggio per 0-0 contro l’Enna il Canicattì ha chiuso il suo girone d’andata al primo posto a quota 33 punti conquistando il titolo di Campione d’Inverno del girone A di Eccellenza e rilanciando in maniera forte la sua candidatura alla vittoria del campionato. Il vicepresidente della società biancorossa Fausto Giacchetto analizza il percorso e le prospettive della squadra, parlando anche della questione legata allo stadio Carlotta Bordonaro.

In prima battuta il dirigente del Canicattì parla della prima parte di stagione della squadra, che al di là dei risultati, si è espressa su livelli alti: “Certamente la soddisfazione è massima - afferma ad AgrigentoNotizie -l’obiettivo era fare un campionato di vertice e ci stiamo riuscendo. La cosa che più ci fa piacere è vedere che il nostro allenatore, un allenatore giovane che avevamo scelto con l’idea di dar vita a un progetto importante, ha dato conferme importantissime sia sul piano del gioco che sotto quello dei risultati. Vogliamo lottare per la vittoria del campionato anche se non sarà facile perché ci sono squadre attrezzate e piazze importanti per fare un nome contro le quali dovremo lottare sino alla fine. La valutazione di questo girone d’andata non può però che essere positiva”.

Il vice-presidente biancorosso parla poi del livello del campionato e delle aspettative in merito a un girone di ritorno in cui la squadra si candida ad un ruolo da protagonsita: “Il livello del campionato è decisamente elevato -evidenzia - in passato c’erano molte meno squadre in grado di competere per il vertice mentre invece quest’anno la competizione è livellata verso l’alto: ci sono squadre come Akragas, Don Carlo Misilmeri, Marineo ma anche realtà come Pro Favara e Nissa che stanno facendo un ottimo campionato. Le squadre a ridosso delle prime posizioni potrebbero fare da arbitro per decidere quali saranno le squadre che arriveranno alla fine a giocarsi la vittoria. C’è l’Akragas che ha una rosa importante, che si rinforzerà ulteriormente per completare la rosa e ha l’obiettivo dichiarato di vincere, così come la Don Carlo Misilmeri che probabilmente ha la rosa con i giocatori qualitativamente più forti. Noi dobbiamo continuare a giocare partita per partita senza ritenerci soddisfatti di quanto abbiamo fatto sino ad oggi: se vogliamo vincere sarà importante alla ripresa del campionato affrontare le partite sulla carta più facili sempre con la giusta determinazione altrimenti si rischia di perdere punti importanti e questo può essere un problema per noi come per le concorrenti. Dobbiamo continuare su questa strada, step by step, consapevoli della nostra forza”.

Giacchetto parla poi dell’organico della squadra dopo un mercato che ha visto l’arrivo di giocatori importanti come Diop, Prezzabile e Barbagallo: “Per vincere i campionati servono delle rose che oltre ad essere di livello alto tecnicamente ed umanamente - dice -devono essere anche attrezzate numericamente. L’aspetto su cui abbiamo lavorato è stato quello di aumentare il numero di giocatori da mettere a disposizione del mister e dargli alternative valide in caso in cui dovessero subentrare infortuni o squalifiche: in questi casi, che non ci auguriamo, avere una rosa con giocatori che possono essere titolari ovunque garantisce la possibilità di poter giocare sempre per vincere. La sorpresa più grande è data dai nostri under, che si stanno comportando molto bene:  tra questi sottolineo Morana come anche Biondo che ha dato un contributo importante quando chiamato in causa come anche il portiere Harusha quando è andato via: lo stesso ci aspettiamo da Barbagallo, portiere under di spessore che abbiamo preso in considerazione del fatto che è un 2002 e può dare al mister la possibilità di poter schierare un over in più tra i giocatori di movimento e aumentare il livello di esperienza degli undici in campo. Voglio sottolineare comunque che tutti i ragazzi che hanno avuto meno spazio stanno facendo molto bene: sarà importante per tutti che chi sta giocando meno e sta scalpitando dia sempre il massimo perché prima o poi ci potrà essere l’opportunità per tutti di dare un contributo alla causa”.

Il vicepresidente del Canicattì parla poi della questione stadio spiegando che non ci sono progressi positivi in merito: “Quello dello stadio è un tema problematico per noi - spiega -sotto il profilo logistico siamo costretti a spostarci per gli allenamenti nella vicina Ravanusa, che ringraziamo di cuore per averci accolto e per darci la possibilità di continuare la nostra attività sportiva. Purtroppo, rispetto a inizio anno non ci sono novità positive sullo stadio Bordonaro: il progetto che era stato approvato da parte dell’amministrazione comunale del sindaco Di Ventura non è andato in porto perché la soprintendenza dei beni culturali ha posto il veto e pertanto abbiamo fatto un passo indietro. La nuova amministrazione comunale dovrà rivedere il progetto: noi speravamo già dall’anno prossimo di poter tornare a giocare a Canicattì cosa che probabilmente non accadrà. Le difficoltà sono tante: i tifosi ci seguono tanto quando siamo fuori casa come quando giochiamo a porte aperte a Ravanusa ma è chiaro che non è la stessa cosa rispetto a giocare nella propria città cosa che da la possibilità a molte più persone di seguirci. Senza contare anche l’aspetto economico, che ci danneggia, non potendo contare sull’incasso delle partite. Una situazione difficile che riusciamo con l’entusiasmo che abbiamo come gruppo dirigente, a cominciare dal presidente Licata, in un qualche modo a sopperire: continueremo a sostenere il progetto fino a quando avremo le possibilità. Purtroppo, ci sono tanti limiti che ci penalizzano, anche il non poter curare bene il nostro settore giovanile”.

In chiusura Giacchetto dice la sua sullo slittamento della ripresa del campionato: “Credo che la sospensione arrivi al momento più opportuno, quello in cui si registrano i maggiori contagi e dunque i maggiori rischi di diffondere il virus: questa sosta è necessaria per consentire la neutralizzazione dei contagi che ci auspichiamo tutti e di conseguenza il rischio di sospendere delle partite che potrebbero risultare determinanti. Il comitato ha deciso saggiamente di sospendere e far giocare solo le partite da recuperare in modo tale da ripartire tutte le squadre alla pari per quanto riguarda le partite giocate. Ci auguriamo tutti di poter riprendere con la piena normalità, sapendo di dover convivere col Covid e adottare di conseguenza tutte le prescrizioni del protocollo prescritto Lega Dilettanti per contrastare il contagio e sperando che prima o poi la pandemia finisca".

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