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Baggio e il Licata, al Dino Liotta forse il suo gol più bello: il Divin Codino posta su Facebook uno scatto del 1989

Oggi sul proprio canale Fb l'ex calciatore ha pubblicato uno scatto che lo ritrae allo stadio di Licata, in un match di Coppa Italia con la Fiorentina. In quella circostanza realizzò un gol strepitoso e il pubblico gli dedicò un minuto di applausi

Era il 23 agosto del 1989, primo turno di Coppa Italia: di fronte c'erano Licata e Fiorentina. 

Al Dino Liotta faceva un caldo letteralmente asfissiante, di quelli afosi che solamente i siciliani conoscono davvero bene. Al minuto 64 i tifosi del Licata videro un'azione strepitosa di un avversario che già aveva ridicolizzato la difesa gialloblu, fornendo due assist ai compagni per i primi due gol viola. Quell'avversario era un certo Roberto Baggio e al Dino Liotta, probabilmente, realizzò il suo più bel gol in carriera. Oggi, dal proprio account Facebook ufficiale, il Divin Codino ha postato una foto che lo ritrae proprio allo stadio licatese, in quel match di Coppa Italia. Nostalgia, certamente, dei tempi d'oro, quando il talento di Caldogno era considerato un semidio.

Baggio saltò il portiere in uscita con un sombrero altissimo, piantò il pallone a terra con un tocco di suola meraviglioso allontanando da sé, solo col controllo, un primo difensore, eseguì una giravolta su se stesso per evitare l'intervento di un secondo avversario, poi, praticamente sulla linea di fondo, spostò il pallone con l'interno scartando il portiere che ritornava alla disperata, quindi mise a sedere un altro difensore prima di centrare l'incrocio da posizione impossibile. In tantissimi sono convinti che, quella al Dino Liotta, sia davvero la più bella rete siglata da Baggio in carriera. Il bello, spesso, è soggettivo ma oggettivamente in quella azione ci fu un autentico saggio di tecnica calcistica. Purissima, meravigliosa, unica. Questa rete viene considerata dai suoi fan più del gol alla Juve col Brescia, quandò stoppò a seguire un lancio perfetto di Pirlo e saltò Van der Sar in uscita. Più del gol contro la Cecoslovacchia a Italia 90. Il pubblicò rimase estasiato, e con una sportività straordinaria tributò più di un minuto di applausi all'indirizzo di Roberto: una prodezza che lasciò adulti, ragazzi, anziani e bambini senza parole.

Quella stagione, per Baggio, si concluderà con un criticatissimo trasferimento alla Juventus, prima della kermesse di Italia '90 in cui, pur partendo da riserva di Vialli, saprà davvero rivelarsi come il più grande talento del calcio italiano. Da quel momento in poi, pur indossando tante maglie, diventerà il calciatore di tutti, un patrimonio nazionale da ostentare all'estero: "Pizza, pasta...e Baggio".

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