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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Akragas, il patron Deni in conferenza stampa: "La squadra della nostra città è un patrimonio da tutelare"

Il numero uno biancazzurro ha incontrato i giornalisti per tracciare un bilancio di fine anno. Deni ha chiarito, ancora una volta, le ragioni che lo hanno indotto a dimettersi dalla carica di presidente. "L’Akragas ha rappresentato la nostra infanzia, la nostra storia, il nostro cuore - ha dichiarato Deni - tutti siamo cresciuti coi colori biancazzurri tatuati sul cuore. Questo è un patrimonio da preservare"

“Il mancato interesse dell’amministrazione comunale nei confronti della nostra squadra mi ha portato a dimettermi dalla carica di presidente. Volevo puntualizzarlo nuovamente e lo faccio in questa conferenza di fine anno”. Così, il patron dell’Akragas, Giuseppe Deni, ha aperto la conferenza stampa di questo pomeriggio convocata presso la sala stampa dello stadio Esseneto di Agrigento.

“Il disinteresse è stato, purtroppo, totale: nessuna misura è stata presa per adeguare lo stadio al nostro pubblico. La struttura avrebbe bisogno di alcuni miglioramenti da parte dell’amministrazione comunale – ha dichiarato Deni in conferenza – nulla però è stato fatto. L’Akragas è nata nel 1952, è una realtà importante della città. L’Akragas ha rappresentato la nostra infanzia, la nostra storia, il nostro cuore: tutti siamo cresciuti coi colori biancazzurri tatuati sul cuore. Questo è un patrimonio da preservare, da tutelare: non è corretto che la classe politica voglia mettere fine alla storia gloriosa dell’Akragas. Siamo conosciuti nel mondo anche per il blasone della nostra squadra: l’atteggiamento lesivo, adottato dalla politica, non può essere accettato. Le condizioni dell’Esseneto non sono ottimali, ed è un dato oggettivo. La città, purtroppo, è alla deriva: nella vita serve coerenza, garbo, personalità. Non si può presentare Agrigento come candidata a capitale della cultura per il 2025 in queste condizioni. Oggi vorrei che Agrigento fosse una città normale, solo questo. Io vorrei creare delle condizioni per agire in maniera alternativa. Un’alternativa, per esempio, allo stadio Esseneto".

Il patron poi ha smentito categoricamente presunte voci di una società in vendita: "Ho sentito dire che l’Akragas sarebbe in vendita: non è affatto vero, questo lo voglio chiarire. Io non voglio fare polemica, ma occorre precisare alcune cose. Noi siamo vicini alla squadra, alla società, ai tifosi: porteremo avanti il nostro progetto, con o senza l’apporto dell’amministrazione comunale. Aumenterò, ad inizio anno, il capitale sociale dell’Akragas: da 80.000 euro lo porterò a 300.000, portando avanti la logica dell’azionariato diffuso. Sono convinto che ci sarà una risposta importante da parte della nostra tifoseria. Voglio creare delle condizioni autonome per poter gestire la parte sportiva della società".

Chiusura finale dedicata alle risposte sul campo avute dalla squadra: i biancazzurri sono primi in campionato e finalisti regionali di Coppa Italia di Eccellenza.

"La squadra sta disputando un ottimo campionato - ha proseguito Deni nella conferenza stampa di fine anno - vogliamo realizzare i nostri obiettivi. Il direttore ed io siamo sempre stati in sintonia sul fatto di creare una famiglia. In una famiglia non accettiamo separazioni: l’organico partito con noi rimarrà con noi, anche a costo di aumentare il budget che avevamo prefissato ad inizio campionato. Laddove ci fosse la necessità, dovuta ad infortuni o cambi di modulo, di operare sul mercato agiremo. Sono fiducioso che ci sarà una presa di coscienza da parte delle istituzioni, per fare qualcosa di importante per l’Akragas e per la storia della nostra città. Solo con queste azioni tornerò a fare il presidente dell’Akragas".

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