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Akragas, il patron Deni è chiaro: "La Serie D è un campionato costoso, la società non interessa al Comune e alla classe politica"

Il patron biancazzurro torna a chiedere il sostegno e l'aiuto della classe politica e imprenditoriale di Agrigento per affrontare il prossimo e impegnativo campionato di Serie D

Il patron dell'Akragas, Giuseppe Deni, torna a chiedere il sostegno e l'aiuto della classe politica e imprenditoriale di Agrigento per affrontare il prossimo e impegnativo campionato di Serie D.

Deni ha puntualizzato come le richieste ai vertici comunali siano cadute nel vuoto: "Devo purtroppo constatare che l'Akragas interessa solo a me e agli altri soci, e non agli amministratori comunali e ai politici agrigentini che operano anche a livello regionale e nazionale. I miei tanti appelli al Comune di Agrigento, per aiutare la nostra Akragas, sono sistematicamente caduti nel vuoto. La squadra non interessa al sindaco e nemmeno alla classe politica. Io da solo non posso affrontare il dispendioso campionato di Serie D che abbiamo conquistato sul campo con una strepitosa stagione, riuscendo perfino a riportare allo stadio oltre 5mila persone. Ho bisogno dell'aiuto sia del Comune, per ciò che riguarda la ristrutturazione dello stadio Esseneto, che della classe imprenditoriale per sostenere economicamente, attraverso la sponsorizzazione, la società. Sono pronto a cedere le mie quote per amore dell'Akragas e per dare un futuro roseo al club. La mia volontà è quella di rimanere e di continuare ad investire nell'Akragas ma da solo non riuscirei economicamente a portare a compimento il campionato. Mi rivolgo per l'ennesima volta all'Amministrazione comunale, ai politici e agli imprenditori per non spezzare il sogno di tanti tifosi, giovani e meno giovani che amano il Gigante".

Il patron, infine, ribadisce la sua disponibilità ad aprire le porte della società a chiunque sia intenzionato ad investire nei colori biancazzurri: "Sono disposto ad incontrare chiunque sia intenzionato ad entrare in società. Mi reputo una persona seria, che mantiene le promesse: ho pagato tutto e tutti durante la stagione che per noi si è conclusa in maniera straordinaria. Adesso c'è da affrontare la Serie D e se nessuno dovesse farsi avanti per aiutarci, sarò costretto, a malincuore, a vendere la Società. Spero che tutto ciò non accada, ma i presupposti ci sono tutti visto il totale disinteresse del Comune e della classe politica e imprenditoriale".

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