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Il "rompipallone" dello stadio Esseneto, le citazioni della domenica

Dalla Polenta al macinato di carne, passando dalla bolletta della luce del presidente dell'Akragas Silvio Alessi

Si sa, ad Agrigento il senso patriottico prevale su tutto e tutti. E' andata in scena allo stadio Esseneto la quarta giornata di campionato, una partita definita dai tifosi "arrisicusa e disgraziata", rischiosa e disgraziata, per l'alto coefficiente di difficoltà.

Riprendendo il discorso del patriottismo, l'arbitro di ieri era di Milano, altra cultura e altro modo di vedere le cose. Questa "diversità" è stata sottolineata dai nostri tifosi: "Albitru ccà 'un ci nn'è polenta, ccà c'è u capuliatu"Il tifoso agrigentino è anche legato al suo cibo, esaltandone le qualità. Il macinato di carne, secondo quanto consigliano gli estimatori dell'Akragas, è di gran lunga più buono e gustoso della Polenta. Sempre a indirizzo dell'arbitro, ieri "peccatore" di non aver arbitrato la sua migliore partita di sempre, i tifosi hanno urlato così: "Albitro ma chi è, la nebbia ti duna n'testa".

L'arbitro di ieri ha lasciato Nicola Arena, numero dieci akragantino, a bordo campo per almeno tre minuti. I tifosi spazientiti lo hanno sommerso di fischi e di apprezzamenti puri: "Albitro, a veru milanisi sì", il resto dei complimenti rimarranno nelle orecchie di chi ha sentito. Alla punizione della squadra ospite, i due dei giornalisti Gaetano Ravanà e Fabio Russello spendono consigli per gli abitanti della zona: "Digli a quelli del terzo piano che chiudono la finestra, perchè questo tira forte".

La partita è stata gestita nel primo tempo dalla Battipagliese, il tifoso reagisce così: "Picciò, oggi nnà videmu petri petri, picchi iddri vonnu vinciri". A questa affermazione, risponde il fedele vicino di posto: "Ma picchì, nantri chi vinnimu ccà pi taliari a tò facci?".

L'Enel ha scelto di sponsorizzare l'Akragas, i tifosi hanno un dilemma: "Ma secunnu tia u presidenti Silvio Alessi 'a paga la bulletta di la luci?". L'Akragas ieri ha messo per gli abbonati in palio due torte offerte da un bar sponsor, i tifosi spiegano che in momento di crisi la torta non è un bene primario: "Compà, 'a torta misiru in paliu", il fedele amico risponde così: "A quali torta, accattamuni 'u pani".

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