Tra suggestioni e dediche, l'Esseneto urla così: "Giovanni Alessi uno di noi"
La domenica dell'Akragas è dedicata al dirigente scomparso tragicamente due giorni fa. I 22 giocatori in campo hanno indossato magliette con dedica e i tifosi hanno intonato cori per il loro dirigente
E' stata una domenica forte e piena di sentimento. Si respirava un'aria strana allo stadio Esseneto, oggi andava ricordato il dirigente Giovanni Alessi, fratello del presidente Silvio.
I 22 giocatori in campo hanno indossato una maglietta con su scritto "Ciao Giovanni", lo stadio era colmo di foto e striscioni. Capitan Pellegrino, qualche minuto prima del fischio d'inizio, ha depositato un mazzo di fiori lì dove lo stesso dirigente sedeva, accanto al fratello Silvio.
Fiori, ricordi e la curva che in silenzio nei primi minuti ha accompagnato il match.
Al 15esimo minuto, l'urlo della Sud si fa sentire "Giovanni Alessi uno di noi", i tifosi applaudono e la quasi normalità torna all'Esseneto. Arena e Pellegrino dedicano il gol a Giovanni Alessi, la società sceglie il silenzio stampa e la domenica prova a diventar "sopportabile" così come lo stesso Giovanni avrebbe voluto. I tre punti vengono subito dedicati alla famiglia Alessi, l'Akragas oggi ha fatto il proprio dovere: vincere.