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Sabato, 20 Aprile 2024
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Akragas, Madonia cancella il passato: «Le cose sono cambiate»

Il numero dieci dell'Akragas sembra essere rinato, lui, Beppe Madonia ha voglia di riscattare quei mesi negativi. Sotto la gestione Legrottaglie, l'ex Trapani non segnava più

«Fortunatamente le cose sono cambiate». Beppe Madonia - attaccante dell'Akragas - si presenta nella sala stampa dello stadio "Esseneto" con il petto in fuori e lo sguardo di chi ha tanto da dire e ancora di più da dimostrare. Con la frase: «Fortunatamente le cose sono cambiate», il fantasista ha davvero inteso dire tanto.

Dietro quella frase neanche troppo sibillina, si nasconde tanto. I mesi difficili dell'attaccante l'Akragas li conosce bene. Il digiuno inesorabile dal gol e le panchine, il calciomercato che bussa e Madonia che non si sblocca. Il numero dieci doveva essere al centro del progetto di Nicola Legrottaglie, ma qualcosa non andò per il verso giusto. Alla prima conferenza, Pino Rigoli - tecnico che allenò in passato Madonia - si presentò con una frase: «Beppe? Resta, non si muove da Agrigento». Fiducia e convinzione sulle spalle ma soprattutto sulla testa e sulle gambe di un giocatore che oggi sembra rinato. 

«Sono contento delle mie prestazioni - dice Madonia - e sia io che Matteo Di Piazza, siamo contenti di restare e di fare di tutto per salvare l'Akragas. Il calcio è fatto di equilibri e noi adesso ne abbiamo tanto. Il rigore? Mi ha fatto piacere segnare». 

 L'ex Trapani ha sentito solo applausi allo stadio "Esseneto", i fischi adesso sono lontani, Rigoli e il vice-capitano sono pronti a cucirsi sul petto una salvezza che fino a qualche tempo fa sembrava impossibile. 

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