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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Akragas, Rigoli "studia" la Paganese e Maurantonio: "Le critiche? Non mi toccano"

In sala stampa hanno parlato il tecnico Pino Rigoli ed il portiere Roberto Maurantonio. La sfida contro la Paganese ed il momento dell'Akragas, i due biancazzurri si raccontano

L'Akragas di mister Pino Rigoli torna ad allenarsi. La squadra biancazzurra riprende la settimana conservando al meglio i 15 punti conquistati in  5 partite. Il prossimo avversario dell'Akragas, si chiama Paganese. Team insidioso che Rigoli non sottovaluta: "È una squadra che gioca a calcio - dice Pino Rigoli - il loro allenatore predilige il bel gioco. Hanno una buona organizzazione sia difensiva che offensiva, penso che sia la squadra più in forma in questo momento. Il nostro obiettivo - continua l'allenatore  - é quello di muovere la classifica, in modo da poter raggiungere l'obiettivo salvezza".

E sugli infortuni, il tecnico parla chiaro: "Capuano? Non lo vedremo in campo per queste due partite, ha eseguito degli esami strumentali e non è guarito al cento percento. Sta facendo molta piscina ma non è ancora pronto". Il tecnico parla della Paganese, l'Akragas non ha l'obbligo di vincere ma ha il diritto di muovere la classifica: "Vogliamo raggiungere al più presto la quota salvezza. I miei ragazzi stanno lavorando tanto, sia fisicamente che mentalmente, ho promesso loro - società permettendo - che a traguardo raggiunto gli darò qualche giorno di permesso".

Nella sfida contro l'Andria, uno dei protagonisti indiscussi è stato Roberto Maurantonio, Rigoli la pensa così: "Non lo scopro di certo io. Di Maurantonio, basterebbe leggere il curriculum, anzi vi suggerisco di guardare Bari-Ascoli, cosi capirete un pò. Domenica - spiega Rigoli - insieme alla squadra è stato determinante, questo ci rende sereni, perché abbiamo portieri di ottimo livello".

Rigoli si è preso ancora Agrigento, lui ha un accordo che lo lega alla società fino a fine stagione: "Opzione per il prossimo anno? Non ne abbiamo ancora parlato, ma ovviamnete l'Akragas rimarrà sempre la mia prima scelta". E sula sfida di domenica, Rigoli è chiaro: "Vince sempre chi è stato più bravo e noi lo siamo stati. Appello agli agrigentini? Ne ho fatti tanti, loro sanno che l'Akragas è il patrimonio di Agrigento".  In sala stampa con mister Pino Rigoli, anche Roberto Maurantonio. Per il portiere biancazzurro ad inizio stagione molto criticato, adesso Maurantonio ha servito il riscatto. 

"A giugno compirò 35 anni - dice l'ex Carpi - le critiche mi toccano relativamente. Io per primo so quando sbaglio e quando faccio bene. Le critiche non mi toccano proprio, può essere un pregio o un difetto non lo so. Il giudizio degli altri - spiega Roberto Maurantonio - non mi interessa. Cosa è cambiato? Dal punta di vista psicologico non è cambiato nulla, ho un bagaglio di esperienza che mi permette tanto".

L'Akragas ha ripreso a vincere, avendo fiducia e giocando con determinazione: "Quando un momento è positivo fa bene a tutti.  Il mister fa la formazione, noi siamo pagati per giocare, io faccio quello che mi dice il mister. L'aspetto psicologico è importante, è più semplice giocare quando non ci sono pressioni. Più si va avanti - dice Maurantonio - e più le partite sono importanti. Ora i punti sono davvero pesanti, la squadra sta facendo bene. Acquisendo un assetto difensivo buono, dai numeri non si discute". 

E su Pino Rigoli, Maurantonio spiega: "Da quando è arrivato il mister ha capito la situazione, capendo che c'era bisogno di semplicità. Come in tutte le categorie, il mister ci ha dato tre, quattro nozioni chiare. Può venire anche Mourinho qui, ma se noi non lo capiamo non serve a niente. Siamo stati bravi a capire Rigoli fin da subito. Le critiche? I più giovani hanno sentito forse la pressione, i più vecchi siamo abituati. Rammarico? Non dobbiamo sopravvalutare la situazione. Alla lunga chi ha speso più di noi verrà fuori. I soldi non fanno vincere i campionati, neanche il blasone, però vince il progetto. Ci vuole tempo - spiega Maurantonio - io lo scorso anno ero al Carpi, ed ho vinto il campionato. Eravamo la squadra che aveva speso di meno, ma avevamo un progetto. Per crescere - spiega Maurantonio - bisogna prima cadere".

E sulla sua alternanza in campo Roberto Maurantonio è stato chiaro: "Il giocatore deve pensare a fare il giocatore, a me hanno insegnato da piccolo che una persona si deve far trovare subito pronta. Se mi alleno bene avrò possibilità di giocare bene. Per quanto riguarda il mio andamento dell'anno, sono successe delle situazione dove Legrottaglie ha preferito Alessandro Vono e va bene. Se io ho continuità potrò esprimermi meglio, più giochi e più di faciliti a giocare in tutto. Ma io sono abituato. Dare un voto all'annata? Lo farò alla fine, però è una stagione positiva. Noi dobbiamo sempre fare il nostro".

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