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"Donna" e "Giovane" è l'agricoltura siciliana

La Sicilia è la regione col più alto numero di donne e under 35 tra gli imprenditori agricoli. Un ritorno alla campagna per ampliare produzioni e introiti.

L'agricoltura siciliana alza la testa. Infatti è addirittura un doppio primato quello ottenuto dall'agricoltura siciliana che è trainata dalle imprese  di donne e di giovani. Commentando  quanto i dati, diffusi  da AgrOsserva, l’osservatorio economico Ismea – Unioncamere, relativi alle iscrizioni camerali al 30 settembre 2013. In Sicilia, lo scorso anno risultano iscritte 25.771 aziende condotte da donne, al  primo posto rispetto  altre regioni del Sud, Puglia e Campania. La posizione leader di aziende giovani è di 8.331 imprese e si piazza molto al di sopra del secondo posto della Puglia che ne ha 5.509.

 
Un dato che ben si innesta con quanto presentato in questi giorni a Roma durante l’assemblea elettiva di Giovani Impresa. Per i giovani imprenditori agricoli che hanno deciso di investire il loro tempo nella campagna, la Coldiretti ha creato un portale “lavoro in campagna” per favorire la domanda e l’offerta e che è in corso di autorizzazione parte del Ministero del Lavoro. Dalla vendemmia alla raccolta della frutta perché ama la campagna o semplicemente per raggranellare un po’ di soldi, magari nella pausa scolastica è  stato predisposto un sistema informatico che opera attraverso un apposito sito web nazionale nel quale verranno acquisite, archiviate e rese disponibili in forma pubblica tanto le richieste di manodopera delle imprese che i curricula e le disponibilità dei lavoratori. 
Il servizio non si limita comunque all’impresa, ma è rivolto anche al sistema della famiglia che potrà essere assistito nella ricerca di colf o badanti, al giovane che ricerchi la possibilità di effettuare uno stage aziendale, allo studente a caccia di un’occupazione durante il periodo delle vacanze estive o invernali attraverso un’offerta di lavoro occasionale accessorio (voucher) e al pensionato che voglia integrare il proprio reddito sempre tramite i buoni lavoro. Lo strumento informatico sarà accessibile presso ogni sede e sportello territoriale della struttura Coldiretti con personale qualificato che provvede anche a rendere un vero e proprio servizio di accompagnamento ed assistenza a imprese e lavoratori, sia nel compito di caricamento e aggiornamento dei dati, sia soprattutto nella vera e propria fase di incontro tra domanda ed offerta di lavoro. È infatti previsto che tale fase di incontro tra impresa e lavoratori non sia gestita in automatico dal sistema, ma sia accompagnata e guidata dai servizi Coldiretti che provvederanno a segnalare all’impresa l’esistenza nell’archivio del sistema web di candidature compatibili con le necessità espresse provvedendo, se di interesse dell’impresa, ai necessari contatti con i candidati“.

E poi ci sono i voucher. Dal primo giugno i giovani lavoratori dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi – sottolinea la Coldiretti - possono essere remunerati con i voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali. I voucher rappresentano uno strumento che offre interessanti opportunità di reddito e occupazione a categorie particolarmente deboli e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo. Abbiamo un compito: rimettere in moto l’agricoltura siciliana per ripristinare il vero tessuto produttivo – afferma Ignazio Gibiino, delegato regionale di Giovani Impresa eletto oggi nell’esecutivo nazionale -. Investire nei tanti comparti per riuscire ad ottenere e mantenere il primato che ci compete è la nostra scommessa.

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