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Venerdì, 19 Aprile 2024
Scuola

Coronavirus, il coordinatore di Gilda degli insegnanti: "Via alla didattica a distanza per le scuole della città"

Una lunga lettera scritta da Simone Capraro: "I docenti cercheranno di fare sentire i ragazzi in classe"

"La sospensione delle attività scolastiche, dovuta alle misure per il contrasto alla diffusione del coronavirus, è un fatto nuovo per la scuola italiana e, naturalmente, anche per quella agrigentina". A parlare è il coordinatore Gilda Agrigento, Simone Capraro.

"Le attività didattiche sospese potranno avere un impatto deleterio per il rendimento scolastico degli alunni, in particolare per quelli che alle spalle hanno un sostrato culturale più debole. Gli insegnanti questo lo sanno e non staranno con le mani in mano. Grazie all’incipit del DPCM del 4 marzo che invita 'ad attivare, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità”, da subito tutti i docenti dell’agrigentino si sono attivati per porre in essere un servizio insolito, inconsueto che è quello di raggiungere i ragazzi a casa loro grazie all’utilizzo di piattaforme digitali. Molte scuole hanno già sperimentato negli anni queste modalità, specialmente le scuole superiori, ma per la maggior parte delle scuole medie e primarie, questa è un’assoluta novità. I docenti sanno quanto sia importante, specialmente in questo periodo, non abbandonare i ragazzi a loro stessi, perché sono consci di essere dei professionisti e in quanto tali non intendono questo periodo come una vacanza, ma svolgendo sempre il loro mestiere con passione e dignità, non staranno di certo seduti sul divano. I docenti non accettano il messaggio che svolgono tali attività di didattica a distanza perché obbligati dalle norme, in quanto il DPCM è solo un atto amministrativo che non modifica leggi o contratti, l’unico organo scolastico che può decidere in merito è il collegio dei docenti che in questo momento non è convocabile. Abbiamo  - dice in una nota Caprano - già diffidato quei pochi dirigenti che hanno redatto circolari con le quali intendono obbligare i docenti a svolgere la didattica a distanza, non possono arrogarsi questo potere, deve essere una libera scelta dei docenti che devono poter scegliere metodi, modi e tempi. Comunque i docenti dell’agrigentino stanno rispondendo alla grande, come penso i genitori possano constatare. Certo non sarà la stessa cosa della didattica in presenza, mancherà l’empatia e la complicità dell’aula, ma in questi periodi bisognerà accontentarsi, di certo la qualità della didattica digitale migliorerà ogni giorno di più, perché i docenti nel frattempo si formeranno autonomamente al meglio. La didattica a distanza sconta il problema di raggiungere quegli alunni che hanno minori possibilità, che non hanno attrezzature telematiche o una connessone ad internet efficiente, ma i docenti lo sanno e faranno il possibile per attutire tale disagio. Un consiglio a tutti gli insegnanti, cercate di utilizzare canali ufficiali, limitate al minimo l’utilizzo di Whatsapp o altri social, perché la didattica a distanza è un campo non normato e quindi si potrebbe incappare in problematiche legate alla privacy o altro. Ringraziamo tutti i Dirigenti Scolastici, che hanno posto in essere tutto il necessario per l’avvio di questa nuova avventura, mettendo a disposizione attrezzature virtuali e fisiche e rendendo disponibili le segreterie per contattare le famiglie, un ulteriore ringraziamento va al personale amministratico, agli assistenti tecnici e ai collaboratori scolastici, perché tenendo aperte le scuole
permettono tutto questo. La scuola agrigentina non si ferma, è viva e vitale, e i docenti sono i protagonisti insieme agli alunni di un modo nuovo di fare didattica, che pur con i suoi grandi limiti, cercherà di far sentire a casa dei ragazzi il calore dell’aula scolastica".

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