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Beatificazione di Livatino, tante iniziative in ricordo del giudice all'Istituto "Anna Frank"

Lettura di brani, incontri con gli autori e teatro amatoriale nei giorni che precedono la cerimonia della Chiesa

L’Istituto Anna Frank, in occasione della beatificazione del giudice agrigentino Rosario Livatino, assassinato nel 1990 dalla mafia, ha progettato un percorso educativo didattico finalizzato a promuovere la cultura della legalità attraverso la conoscenza e l’approfondimento della figura del magistrato che la Chiesa venera come martire, con numerose attività. 

Gli alunni delle classi prime A, B e C della scuola secondaria di primo grado, guidati dalle docenti Giuseppina Contino, Maria Maniscalco e Silvia Tesè, anche attraverso la lettura di brani tratti dal libro “Non chiamatelo ragazzino” dello scrittore Marco Pappalardo, hanno ripercorso le tappe più salienti della breve vita del magistrato.

"Ai giovani lettori - spiegano dall'istituto con una nota - sono stati proposti dei momenti di riflessione su come la figura di Livatino possa essere un modello a cui ispirarsi per essere gli uomini e le donne di domani, pronti ad affrontare le sfide della vita di tutti i giorni con altissimo senso del dovere e con profondo senso dello Stato".

Gli studenti hanno incontrato l’autore il 3 maggio sulla piattaforma digitale Google Meet e hanno discusso con lui del libro di cui sono stati apprezzati impostazione e contenuti.

Nella scuola, inoltre, è stato allestito un angolo in cui una sagoma di cartone della macchina del giudice, crivellata dai colpi di pistola, e della toga del magistrato, faranno da sfondo ad una performance in cui i giovani allievi reciteranno un dialogo immaginario tra Livatino e padre Pino Puglisi ideato dallo scrittore agrigentino Salvatore Nocera Bracco.

Agli alunni della scuola primaria è stato proposta la lettura di un libro della giornalista Marilisa Della Monica dal titolo “Rosario Livatino”, che con un linguaggio semplice e diretto e attraverso le illustrazioni accattivanti di Francesca Carabelli, racconta la vita del magistrato dalla sua infanzia fino ai suoi ultimi giorni di vita.

A completamento delle attività di promozione e sensibilizzazione già avviate dai docenti delle classi coinvolte, l’8 maggio, alle 16,30 nella piazzetta Livatino del quartiere di Fontanelle, si svolgerà una breve cerimonia per l’inaugurazione della stele in pietra e del “Giardino della legalità” in ricordo del giudice.

L’Istituto, infine, ha promosso la partecipazione degli studenti al concorso studentesco “Livatino, il giudice del riscatto sociale…”, promosso dal Comune di Agrigento, che prevede il coinvolgimento degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della città di Agrigento. 

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