Il Comune ha un nuovo stemma: votato il gonfalone in Consiglio comunale
E' stato realizzato dal disegnatore Sergio Criminisi, della vicenda si discute dal 2011
La città di Agrigento cambia "volto", anzi, recupera quello più storicamente fondato. Nella giornata di ieri il Consiglio comunale ha infatti votato e approvato il nuovo gonfalone, realizzato su indirizzo dell'ex amministrazione comunale dall'autore Sergio Criminisi.
L'approvazione è stata possibile dopo un lunghissimo percorso conclusosi di recente con il "via libera" da parte dell’ufficio Araldica della Presidenza del Consiglio dei ministri allo stemma, che - come da statuto comunale - ricalca il piastrone in pietra conservato al museo civico.
Era il 2011 quando si scoprì che l'attuale gonfalone (quello con tre giganti maschi e con una banda rossa) non fosse quello ufficiale: tutto partì dalla segnalazione presentata da un cittadino che chiese un intervento all’ufficio governativo ottenendo una risposta chiarissima: lo stemma della città fin qui usato era versione che risale a 1939, quando un illustratore, tale Pietro Fedele, su richiesta del podestà cittadino collocò sullo scudo con i tre giganti un capo rosso (simbolo del Socialismo) e il fascio littorio, che poi venne sostituito dal simbolo della Repubblica.
Un fatto, questo, “arbitrario e non consono”, per l'ufficio araldica, perché sarebbe dovuto saltare l'intero capo rosso. “La Città di Agrigento - sentenziava quindi l'Araldica –attualmente usa uno stemma non rispondente a quanto a suo tempo riconosciutole”.
A riportare le cose alla normalità e alle legalità, è stato l'interessamento dell’amministrazione Firetto, con l’ex dirigente comunale Domenico Sinaguglia – che ha continuato la propria attività nonostante la pensione – e il disegnatore Sergio Criminisi, che ha realizzato la versione finale del gonfalone.