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Popolo della libertà: Vittorio alle primarie da leader Uno "Sgarbo" ad Angelino

Il critico d'arte e sindaco di Salemi oggi in città. Annuncia la sua candidatura alle primarie...

Con il suo solito linguaggio deciso, forbito e a volte violento, Sgarbi arriva in città tra arte e politica. Ieri mattina a Licata e la sera alla mostra d'arte allestita al Simposio ad Agrigento. Oggi all'hotel Kore con Giuseppe Arnone, vicesindaco di Licata. La situazione nazionale, il periodo di transizione politica, e il risveglio da una sorta di torpore generato da questi ultimi anni di governo, fanno da sfondo alle parole del sindaco di Salemi il quale preannuncia novità per il suo futuro politico.

Sgarbi si presentarà come candidato alle primarie del Pdl, come leader del partito di Berlusconi, accanto l'agrigentino Alfano, non perchè questo incompetente, lascia intendere, ma perchè Sgarbi vuole mettersi in gioco. Dall'incontro di oggi si direbbe uno Sgarbi che ha voglia di buttarsi in tutto, anche come candidato a sindaco di Agrigento. Alcune associazioni infatti hanno proposto la sua candidatura per la città dei tempi, e il critico d'arte senza accettare apertamente, non lo esclude nemmeno. D'altra parte da un folle innamorato della Sicilia e della Valle si ci potrebbe aspettare anche questo.
  
"Bisogna - afferma Sgarbi - che la Valle dei templi ad Agrigento sia un simbolo trainante che diventi valore positivo per l'immagine della Sicilia. Mettendo insieme tutti i siti come Segesta, Piazza Armerina, Selinunte, la Sicilia diventa, perchè è, il luogo più bello del mondo". La lotta al concetto di mafia, che distrugge l'immaginario dell'isola e per il quale Sgarbi ha sviluppato una concezione dirompente, di annichilimento, nei confronti di questa. Le sue posizioni riguardo alla cura del paesaggio, "distrutto" da pale eoliche e da tipi di energie rinnovabili ingombranti, l'attenzione verso le opere d'arte, fanno di Sgarbi sicuramente un personaggio curioso, provocatorio.  "Investire su ciò che abbiamo. L'unica cosa che non possono riprodurre i cinesi è la valle dei templi, se la riproducono fanno Disneyland". Scherza Sgarbi, suscitando le risa del pubblico presente.
 
Da escludere il bis alle prossime amministrative di Salemi, dove appunto, non si ricandiderà più, "non per un antagonismo con la popolazione, ma perchè difficile produrre risultati con una situazione problematica e con l'ostacolo di mistificazioni da parte delle forze delll'ordine".

"Possiamo dire - afferma Sgarbi - che da qui a un anno e mezzo si potrà rifare politica riorganizzando per principi autentici le parti che invece sono state fazioni una contro l'altra. Il governo Monti impone che tre minoranze che hanno litigato, stiano insieme per fare cose per tutte. E' finalmente il momento di fare politica vera. I gruppi dovranno confrontarsi su problemi veri al fine di sostenere Monti. Una situazione dunque ideale che si proietta verso le elezioni amministrative, relativamente vicine, le primarie più o meno nell'arco dei prossimi sei mesi, poi elezioni nazionali e regionali in Sicilia. In diverse realtà poi appuntamenti importanti come le amministrartive a Palermo, ad Agrigento".

"Abbiamo tutto il tempo
- conclude il critico d'arte - per fare tutte le valutazioni di opportunità più giuste. Non si può nè anticipare nè concludere nulla, però dire che esiste una situazione alla quale si può iniziare a pensare, con una visione che è diversa rispetto a quella avuta fino a ieri. Non si può più governare con la retorica e con la finzione, ma occorre avere in mente alcune cose chiare e precise, essenziali per il futuro del Paese".

Foto di Calogero Montana Lampo


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