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Giovedì, 25 Aprile 2024

Sbarchi di migranti ed emergenza hotspot, Salvini: "Lampedusa non è il campo profughi d'Europa"

Il leader della Lega: "Siamo tornati a record poco invidiabili e il mio obiettivo è andare a chiudere i centri perché l'immigrazione tornerà ad essere controllata, qualificata, regolamentata. L'obiettivo è di avere dei punti per presentare domande di asilo politico, chi ha diritto viene accolto, ma non per terra, sbattuto su un materasso con 40 gradi all'ombra. Chi non ha diritto non parte neanche"

"L'obiettivo è riportare l'hotspot di Lampedusa, che è il più grande centro d'accoglienza di Europa, a dimensioni civili, come già facemmo in passato. Nel 2018 e 2019, l'immigrazione era già sotto controllo, il contrasto ai trafficanti di essere umani e scafisti era assolutamente effettuato. Avevamo dimezzato il numero di dispersi e morti in mare e in questo centro invece di arrivare a punte di 1.500 ospiti, ammassati per terra che non è trattamento degno di un paese civile, arrivavano alcune decine di persone". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini dopo aver visitato l'hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa. Ad accoglierlo, all'aeroporto, una mini contestazione fatta verosimilmente da turisti che erano in partenza. "Vogliamo controllare, proteggere i confini, dare sacrosanta accoglienza a chi scappa davvero dalla guerra, che è una minoranza di chi arriva qui - ha aggiunto - . Ho parlato con il sindaco di Lampedusa e dietro questo centro ci sono enormi problemi: di rifiuti, di acqua, di tasse, di salute. C'è un elicottero dell'elisoccorso. Se c'è bisogno di portare in Sicilia uno degli ospiti dell'hotspot, per i lampedusani e turisti l'elicottero non c'è. Siamo al lavoro per una legge sulle isole minori, non solo Lampedusa, che hanno problemi di salute, scuole, tasse. Stiamo lavorando per azzerare le accise sul carburante e sul gas per Lampedusa e Pantelleria fino al 2023. Il tema immigrazione può essere tenuto sotto controllo".

"Con decreti sicurezza morti dimezzati"

"Arrivare a 1.500 ospiti in questa struttura significa garantire condizioni disumane. Avere più di 100 persone impegnate per l'ordine pubblico in questo centro significa sottrarle alla garanzia dell'ordine pubblico per il Paese. C'è un presidio dell'Esercito, il sistema di videosorveglianza, quindi problemi di fughe, scontri e incidenti degli anni scorsi sono superati, ma ritengo indegno di un Paese civile non offrire degna accoglienza a chi la merita, perché chi scappa dalla guerra la merita, ma non possiamo spalancare le porte dell'Italia a miglia di clandestini che non scappano dalla guerra". Con queste parole il leader della Lega, Matteo Salvini, che è arrivato poco dopo lo sbarco e l'arrivo di 15 tunisini all'hotspot, annuncia di volere "mantenere controlli, sicurezza, regole". 

"Ricordo con orgoglio che con i decreti di sicurezza in vigore i morti erano dimezzati. - conclude - E' chiaro che più gente parte, più gente sbarca e più ne muore. Vogliamo garantire i diritti delle due sponde del Mediterraneo". 

Ex ministro Matteo Salvini in visita a Lampedusa

"Lampedusa non è campo profughi d'Italia"  

"Lampedusa è la porta d'Europa, non il campo profughi d'Europa. Approfitto di questa occasione per invitare tutti coloro che potranno farsi qualche giorno di vacanza quest'estate a venire a Lampedusa che è una terra stupenda, accogliente. Lampedusa ha il record mondiale di accoglienza con chi sbarca e con i turisti. Non c'è nessun problema di ordine pubblico, di sicurezza o di Covid". Lo ha detto il senatore Matteo Salvini dopo aver fatto visita all'hotspot di contrada Imbriacola dove sono presenti, dopo gli ultimi trasferimenti di 50 a Pozzallo e 50 Porto Empedocle, poco meno di 600 migranti. "Mi piacerebbe, lo dicevo ai poliziotti durante la visita, che questo centro, fra qualche mese, potesse essere chiuso perché c'è tanta gente che potrebbe far altro e ci sono soldi che potrebbero essere spesi in altra maniera e il controllo dell'immigrazione, lo abbiamo dimostrato con la Lega al Governo, si può fare". In merito all'apertura del nuovo centro d'accoglienza a Pantelleria e delle previsioni non buone in merito a nuove, massicce, ondate di sbarchi, Salvini ha detto: "Se al ministero dell'Interno c'è qualcuno che non fa il suo, è chiaro che rischiamo di arrivare a 100 mila arrivi il 31 dicembre". "Siamo tornati a record poco invidiabili e il mio obiettivo è andare a chiudere i centri perché l'immigrazione tornerà ad essere controllata, qualificata, regolamentata. L'obiettivo è di avere dei centri per presentare domande di asilo politico, chi ha diritto viene accolto, ma non per terra, sbattuto su un materasso con 40 gradi all'ombra, - ha sottolineato - . Viene accolto da Paese civile, chi non ha diritto non parte neanche".

Salvini pensa ad accordi con la Guardia costiera libica 

"Spero che la Libia ritrovi tranquillità e democrazia, così come in Tunisia, perché oggi non è così. Sono due Paesi straordinari, ma che hanno enormi problemi. Collaborare con la Guardia costiera tunisina e libica sarà fondamentale". Lo ha detto il senatore Matteo Salvini in merito agli accordi, fatti dall'ex ministro Minniti, con la Guardia costiera libica. "Un prefetto in pensione, al ministero dell'Interno, attualmente non ha dato il massimo. Lo dicono i numeri. Solo nel mese di luglio hai più sbarchi rispetto all'intero anno solare 2019 - ha spiegato Salvini - , evidentemente c'è qualcosa che non funziona".

Caso Open Arms, Salvini: "Verrà fuori che ho fatto il mio dovere"

"Sono a processo perché ho difeso i confini del mio Paese, ho fatto il mio lavoro. Questo ha sancito il giudice di Catania che ha detto 'il fatto non sussiste'. A Palermo c'è ancora un processo in corso, ho troppo rispetto per i giudici, ma se a Palermo vale la legge che è prevalsa a Catania, sarà un po' lunga ma verrà fuori che ho fatto semplicemente il mio dovere. Qualora gli italiani tornassero a darmi responsabilità di governo, chiedere di fare quello che facevamo reintroducendo i decreti sicurezza". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini parlando del processo Open Arms in cui è imputato. "Abbiamo fatto un buon servizio a chi abbiamo salvato da morte sicura e all'Unione Europea che, in quegli anni, stimava il lavoro del Governo italiano. Adesso le frontiere italiane sono un colabrodo a Lampedusa, al Brennero, a Trieste, in Calabria, Puglia, Sardegna. Non stiamo facendo un buon servizio all'umanità - ha aggiunto evidenziando la situazione all'hotspot di Lampedusa - . Chi ha diritto di arrivare in Italia ci arriva in aereo, non su barchini a rischio di morire. Chi non ha diritto non ci arriva. Come se io domani volessi andare in Australia, in Arabia Saudita, negli Stati Uniti, se non ho i documenti a posto non ci vado. Non per razzismo, ma perché queste sono le leggi". Salvini pensa i centri di prevenzione ed identificazione in NordAfrica: "Sono il nostro obiettivo. Spero e sto lavorando nel mio, a livello diplomatico, perché Libia e Tunisia trovino pace, stabilità e serenità il prima possibile".

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