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Referendum sul taglio dei parlamentari, gli agrigentini disertano le urne

Si potrà votare fino alle 15 di oggi, ma l'affluenza di ieri è stata la più bassa in tutta la regione

Referendum confermativo della legge sul taglio dei parlamentari, la provincia di Agrigento continua a "snobbare" l'appuntamento con le urne e, a meno di uno stravolgimento nei dati di affluenz aper la giornata di oggi, si colloca all'ultimo posto in tutta la regione per numero di votanti.

Oggetto del referendum confermativo, spieghiamo, è la norma approvata dalla Camera lo scorso 8 ottobre 2019 che prevede la riduzione del numero dei deputati (da 630 a 400) e dei senatori (da 315 a 200). Una misura che ha spaccato l'opinione pubblica e i partiti, con chi sostiene che sia una perdita di democrazia che non porta alcun vantaggio economico reale (fronte del No) e chi invece la vede come una misura che consentirà di risparmiare fondi e migliorerà l'efficenza dello Stato (fronte del Sì).

Referendum confermativo, anche alle 19 affluenza molto bassa

Complice probabilmente il clima pre-elettorale in diversi comuni che saranno chiamati alle urne il prossimo 4 e 5 ottobre, la percentuale dei votanti alle 23 di ieri sera era del 24.26% a fronte di una media regionale del 24,78%. Il dato più basso in Sicilia.

Andando ai dati dei singoli comuni, spiccano il 32,27% di Camastra, il 32,78% di Aragona, il 32,84% di Sambuca di Sicilia, il 34,18% di Cammarata e il quasi 40% di Casteltermini (39.46%), il dato più alto in provincia. Non pervenuta, ma non sorprende, Lampedusa, dove alle urne si sono recati solo 9,17 cittadini su 100.

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