"Strade, sanità e servizi danno l'idea che o si cambia o si perisce. Basta filosofeggiare. Oggi più di ieri serve concretezza. Infatti, il ritardo di azioni concrete nei decenni hanno danneggiato e continuano a danneggiare, il futuro di una provincia sempre più al collasso ed imprigionata nell'isolamento non solo logistico ma soprattutto economico e sociale". Ad intervenire ancora una volta è il vice segretario di Sicilia Futura, Nuccia Palermo, che rilegge dati e tabelle fotografando una realtà, quella agrigentina, lontana da risultati quanto meno accettabili che la nostra provincia meriterebbe.
 
"Per acclarare che il sistema continua a non funzionare basti guardare ed analizzare alcuni punti focali. Tra questi: viabilità e servizi con particolare attenzione all'assistenza verso le fasce più deboli della nostra società. - afferma il vice segretario provinciale Palermo -  . Sulla viabilità, come del resto in moltissimi altri campi, la situazione è disastrosa e disastrata. Osservando e percorrendo empiricamente le nostre strada non si ha nulla da festeggiare. Ad esempio i quasi 5 anni trascorsi prima dell'apertura del nuovo ponte Verdura, al momento aperto ad una sola carreggiata, non possiamo sicuramente definirla una vittoria. Ed ancora, strade provinciali pericolose e lasciate al più totale abbandono che lasciano spesso vittime sul loro percorso. Una situazione insostenibile che sta portando più amministratori locali a minacciare forme di protesta plateali al fine di essere ascoltati".
"Non ultimo il pasticcio totale che si sta verificando sulla SS640 dove il ponte della SS122, strada di collegamento Agrigento - Favara, sembrerebbe oggetto di prossimo abbattimento e rifacimento da parte dell'Anas con tempi e modalità ad oggi sconosciute. Anche il tardivo riscontro da parte dei Comuni, relativamente ai bandi all'interno del famoso Patto per il Sud, sono una pagina negativa della realtà attuale. Classi politiche inefficienti e da rinnovare con volti nuovi e spiriti animati al fine di tagliare nettamente con un passato conservatorista e legato a logiche di poltrone sterili senza azioni concrete per il territorio".
 
"Sui servizi siamo all'anno zero. Rifiuti, acqua e decoro urbano vanno infatti decisamente rivisti. - commenta ancora Nuccia Palermo - Agrigento su queste tematiche è la raffigurazione di come la provincia sia completamente scollegata al suo interno. 43 Comuni che non dialogano e che non si uniscono per un unico fine. Esempio tangibile: la scissione tra Comuni ribelli e non sulla gestione del servizio idrico. E dall'acqua passare ai rifiuti è un attimo. Altro argomento spinoso. Un sistema vischioso, pieno di falle, costoso ed iniquo per il cittadino. Basti pensare ad una differenziata a zone e fasi alterne".
 
"La politica oggi, spiace dirlo, sembra essere troppo concentrata a far calcoli elettorali dimenticando il dovere di essere presenti sul territorio. Dimenticando che oggi il cittadino si ritrova a dover lottare quotidianamente contro un'economia ferma tentando di fronteggiare, tra tante altre cose, anche alle imposte locali e alle aliquote che fanno da sali e scendi senza però aver garantiti i servizi minimi".
 
"Ed infine, ma non per importanza, anche il continuo grido d'aiuto, non ascoltato in pieno da chi di dovere, dei disabili gravi che chiedono per vitale necessità il diritto all'assistenza h24 è un'altra sconfitta di quella politica che negli anni ha trascurato i problemi reali concentrandosi in altro. - conclude in un nota il vice segretario provinciale Nuccia Palermo - Abbiamo bisogno di un cambio di coscienze, abbiamo bisogno di un cambio di passo ma soprattutto abbiamo bisogno di nuova classe dirigente che abbia volontà finalmente di fare bene. Insomma in conclusione un'analisi che lascia l'amaro in bocca ma che deve servire ad ingranare una volta per tutte la marcia".