Il gruppo Uniti per la Città irrompe nella solitaria liturgia amministrativa del sindaco di Agrigento, per dimostrare "come il verbo 'risparmiare' non si sia incarnato nella sua missione quotidiana al servizio del prossimo".

“Le belle parole vengono quasi sistematicamente mortificate dall’azione – precisano i consiglieri Gerlando Gibilaro, Marco Vullo, Angelo Vaccarello e Giuseppe Picone – l’ultimo incoerente atteggiamento di Firetto ha  dell’incredibile. Ci riferiamo ad una determina dirigenziale invocata e materializzatasi a Palazzo dei Giganti per impegnare 13 euro e 70 centesimi ad integrazione di una spesa precedentemente prevista di 800 euro, stanziata per fare fronte ad un suo recente viaggio istituzionale nella Capitale".

"Un sindaco che esalta il protagonismo civico, tanto da diventare il proprio cavallo di battaglia, come fa, ci chiediamo, a non provare un minimo di imbarazzo a mettere in movimento un nuovo iter burocratico pur di intascare il rimborso in modo integrale? Imbarazzo destinato a raggiungere altre meno decorose latitudini  se si tiene conto che il Comune è sull’orlo del dissesto finanziario e che lui, assieme ai suoi assessori, percepisce l’indennità al massimo consentito dalla legge. Ma gli interrogativi non finiscono qui – evidenziano i consiglieri del gruppo Uniti per la Città – perché resta da capire cosa Firetto sia andato a fare a Roma. Quale missione importante per la città è riuscito a portare al termine? E che frutti ha prodotto quel volo e quella permanenza di un giorno e una notte nella Capitale? Ai posteri l’ardua sentenza”, concludono Gibilaro, Vullo, Vaccarello e Picone.    

LEGGI ANCHE: FIRETTO CHIEDE 13,7 EURO DI RIMBORSO