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Tari 2014, Carlisi: "Bollette errate mandano in tilt i cittadini"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Dopo le file e il tempo perso per andare a discutere della TARES 2013 continua la sfida per il logoramento dei nervi degli agrigentini.

La beffa, per la popolazione che vive ormai, soprattutto in alcune zone, a stretto contatto con la spazzatura, è quella delle bollette TARI 2014. Molti hanno già pagato, persino l’adeguamento che era stato preteso nel 2014, eppure sono costretti a recarsi di buon mattino a perdere una giornata di lavoro, o di quelle ferie agognate da un anno, per andare a reclamare contro bollette a defunti, sugli sconti della differenziata o che comprendono figli che, al tempo, dovevano ancora nascere.

Le cifre sono grandi o piccole. Molte sono sulle 30 € e qualcuno preferirà pagare piuttosto che perdere una giornata di ferie.

Per molti, spero siano sempre più, è diventata una questione di principio.

Anche agli utenti accorti che, dopo aver discusso per la TARES 2013, hanno chiesto informazioni per evitare eventuali differenze per il 2014 sono arrivate nuovamente le raccomandate e sarà necessario tornare negli uffici.

Ognuna di queste bollette rappresenta per il Comune un costo di spedizione, rappresenta del tempo che un impiegato dovrà impiegare per rapportarsi con un cittadino esasperato. Rappresenta il tempo di un cittadino per la ricerca delle ricevute, per la gestione dell’ ira e per andare a discutere l’errore. Rappresenta una potenziale perdita di credibilità per tutto il Comune, una perdita di credito nelle istituzioni che il cittadino sovvenziona per pagare servizi che non funzionano e mancanza di assistenza.

Le verifiche di legittimità della somma pretesa si devono fare negli uffici, non si può pensare di mandarle se si è consapevoli che, buona parte, sono errori. L’amministrazione ne è consapevole? È consapevole del potenziale danno erariale?

È consapevole del fatto che, pur avendo cittadini che vivono in questo Comune, richiedono documenti, residenza, vanno a scuola, muoiono, nascono e si sposano comunicando tutto al Comune non si è in grado scovare gli evasori veri ma si mandano bollette a caso e ad utenti che pagano regolarmente?

Il Consiglio è fermo, i lavori sono aggiornati al 28 ma bisognerebbe mettere anche in discussione questa vicenda e bloccare il fenomeno delle bollette pazze.

Sennò sarà rivoluzione.

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