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Giovedì, 25 Aprile 2024
Palazzo dei Giganti

Vicenda Suv, le opposizioni all'attacco della giunta: "Adesso le dimissioni"

Nè il sindaco Micciché né l'assessore Vullo hanno al momento preso parola, ma l'ente potrebbe prepararsi a contestare la decisione del Ministero

Il "Caso suv", torna a scaldare il tiepido (molto tiepido) dibattito politico cittadino. La richiesta del Ministero della Famiglia, resa nota ieri, di restituzione delle somme stanziate per servizi in sostegno delle famiglie e spese dal Comune appunto per l'acquisto di suv e pc, ha "solleticato" le opposizioni.

I primi ad intervenire sono i consiglieri comunali Hamel e Bongiovì, del movimento Liberi e Solidali. "Nei prossimi giorni vedremo da dove verranno presi i soldi da restituire al Dipartimento per la Famiglia, ma soprattutto vedremo se il sindaco avrà un sussulto di orgoglio ed adotterà i provvedimenti conseguenziali a questo epilogo tragicomico che offusca l'immagine della città e conferma tutte le censure e le critiche sollevate negli ultimi mesi. I soldi pubblici - continuano - non sono materia da gestire con leggerezza e le norme di legge e le disposizioni contenute nel decreto di finanziamento non erano un optional, ma un obbligo giuridico e morale che imponeva correttezza e coerenza di gestione. A giorni, rappresenteremo al sindaco – concludono Hamel e Bongiovì - altre situazioni anomale delle quali, fino ad ora, non sembra essersi accorto e lo faremo con il senso di responsabilità di chi vuole realizzare esclusivamente il bene della nostra comunità".

A seguire, la nota del Partito democratico agrigentino, a firma del segretario cittadino Torregrossa e di quello provinciale Simone Di Paola che hanno chiesto dimissioni di massa. 

"A questo punto bisogna prendere atto del fallimento di un sistema di amministrazione, di cui quello dei Suv è solo un elemento molto rappresentativo, che la Città non può più tollerare: il Partito democratico per questo chiede e pretende le dimissioni del sindaco, che sembra avere sposato e difeso l'azione amministrativa che ha portato a questa grave bocciatura. In alternativa il sindaco deve pubblicamente prendere le distanze da chi (assessore e dirigente) ha avuto la responsabilità politica e amministrativa, chiedendone dimissioni e allontanamento. La Città merita rispetto e onestà intellettuale".

Ed ancora, il deputato nazionale del Gruppo Misto Michele Sodano: "Ho appena scritto al Dipartimento per le Politiche della famiglia per chiedere al Ministero quali conseguenze, oltre alla già disposta revoca dei fondi, si prevedono in capo all’ente locale di Agrigento, nel merito dell’utilizzo improprio dei 120mila euro spesi in suv e destinati invece al potenziamento dei centri estivi, dei servizi socio educativo territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa per le attività dei minori. Nell’attesa, ritengo opportune le immediate dimissioni della giunta Miccichè".

Al momento tacciono gli altri gruppi, ma soprattutto tace l'amministrazione comunale, che al momento non è scesa in campo per replicare nel merito della vicenda. Da quanto trapelato, comunque, il Municipio presenterà opposizione alla decisione del Ministero. 

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