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Scala dei Turchi illuminata con il volto di Livatino e le bandiere di pace, Pullara: “Immagini apprezzate in tutta Italia”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Mentre c’è chi cerca di tenere alta l’attenzione sulla Scala dei Turchi, emblema turistico e meraviglia paesaggistica di tutta la Sicilia, con proiezioni di natura culturale, messaggi di pace e riconoscimenti per martiri della giustizia, c’è chi alimenta una polemica stucchevole che trovo assolutamente fuori luogo. Mi riferisco alla nota stampa diffusa da Legambiente, che si schiera contro i giochi di luce alla Scala dei Turchi. “Cessino una volta per tutte gli “sfregi” virtuali sulla Scala dei Turchi”, leggo in un comunicato a firma di Claudia Casa, direttore di Legambiente Sicilia. Quando la patina di finto perbenismo improvvisamente cala si scopre la vera identità dei radical chic. E tra questi emerge Legambiente, che nelle sue uscite sarcastiche va a demonizzare iniziative che invece non solo danno visibilità ai luoghi ma vengono utilizzati per portare alla ribalta temi di sicuro interesse sociale e culturale.

Il progetto di illuminare luoghi di importanza storica, ambientale, architettonica o civile, è invece un elemento fondamentale per valorizzare gli aspetti caratteristici di ogni spazio pubblico. Una parte importante è rendere visibili dettagli, che, per la loro posizione, sarebbero poco visibili o addirittura ignorati, senza la luce. Siamo stati abituati a parlare di questi luoghi per fatti che vanno assolutamente condannati, su questo Legambiente e Claudia Casa mi trovano perfettamente d'accordo, come abusivismo ambientale, sfregi, deturpamenti, incuria e inquinamento. Spesso i nostri luoghi sono stati alla ribalta delle cronache nazionali per fatti deplorevoli, come quando tutti abbiamo gridato allo scandalo nel vedere la marna bianca imbrattata di rosso, di conseguenza è merito di un buon progetto illuminotecnico svelare la bellezza di un angolo spesso bistrattato della nostra costa, oppure esaltarne la sua importanza anche per diffondere messaggi di pace e speranza. Come si fa quindi a criticare iniziative come quella di vedere “I colori della bandiera Ucraina illuminare la Scala dei Turchi” o “La Scala dei Turchi illuminata con il volto del giudice Beato” dopo che il Comune di Realmonte ha ospitato la reliquia del giudice Livatino? Iniziative apprezzate in tutta Italia, tanto da guadagnarsi finalmente belle pagine dei quotidiani nazionali.

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