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Sabato, 20 Aprile 2024
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Ripresa Sicilia, Pace e Abbate (Dc): "Si rimoduli bando per non escludere imprese in difficoltà"

Il capogruppo del partito di Cuffaro all'Ars ha chiesto al governo regionale di "rimodulare i requisiti di ammissibilità contenuti nell’avviso pubblico"

Carmelo Pace, capogruppo della DC all’Ars, e il deputato Ignazio Abbate, hanno chiesto al Governo Regionale di “rimodulare i requisiti di ammissibilità contenuti nell’avviso pubblico “Ripresa Sicilia”.

“Al punto 5 dei requisiti – argomentano i due deputati regionali nell’interrogazione urgente presentata al presidente della Regione e all’assessore alle Attività produttive – per partecipare al bando, c’è di “essere in regola con il pagamento degli oneri contributivi e assistenziali e non avere in atto debiti erariali”. A nostro avviso la disposizione, così come formulata, assume carattere contraddittorio in relazione agli obiettivi che si propone, poiché le aziende in crisi hanno dovuto far fronte ai pagamenti indispensabili per mantenere aperte le attività e scongiurarne il fallimento, rimandando, di conseguenza, il pagamento degli oneri contributivi e assistenziali”.

Di fatto, dunque, molte delle piccole e medie imprese cui si rivolge il bando “Ripresa Sicilia”, al momento non sarebbero nelle condizioni di partecipare.

“Per precedenti provvedimenti di aiuto, il requisito del possesso del Durc in regola – aggiungono Pace ed Abbate - non veniva neppure menzionato, come pure si evince scorrendo le pagine del sito dell’agenzia delle entrate, relativo ai contributi a fondo perduto per le aziende, tutti senza requisito Durc, proprio per il loro carattere "emergenziale".

È sulla scorta di queste considerazioni che il capogruppo della DC all’Ars Carmelo Pace, e il deputato Ignazio Abbate, chiedono “in vista della imminente scadenza del 15 marzo 2023 per la presentazione delle istanze, la rimodulazione con la massima urgenza dei requisiti di ammissibilità elencati nell’avviso pubblico “Ripresa Sicilia”, cassando il punto 5) “essere in regola con il pagamento degli oneri contributivi e assistenziali e non avere in atto debiti erariali”, al fine di fornire un reale e significativo aiuto alle aziende che stanno affrontando un momento di grave crisi”.

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